SCARAMANTICO PROFILO BASSO

SCARAMANTICO PROFILO BASSO
domenica 18 luglio 2021, 06:45Il punto
di Vittorio Sanna
Vittorio Sanna, giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari

Riesce difficile pensare che un imprenditore scaltro e determinato a trarre profitti possa rinunciare al suo ego, anche in nome dei soldi. Diventa ancor più difficile pensarlo per Tommaso Giulini che anche in passato ha dimostrato di saper trovare sempre con cinica freddezza le voci sulle quali risparmiare pur di far quadrare a suo favore i bilanci. Forse solo un cambio tattico. Intanto nella strategia da adottare  con i calciatori a contratto pesante. In fin dei conti sono solo dei fornitori. Fornitori di servizi. E come molte volte capita quando un committente non riesce a onorare quanto pattuito per una sopraggiunta impossibilità, ecco che si ridiscute il debito, cercando un punto di incontro. Godin e Nainggolan come una ditta che presta calcio, con i quali gli accordi, scritti con Godin, sanciti sulla fiducia con Nainggolan, sono da rivedere per i danni della pandemia. Tesi strategica che ha delle falle. La pandemia era già una realtà quando questi accordi sono stati presi e anche nella relazione di chiusura del bilancio 2019/2020, al 30 giugno di un anno fa, si era acceso l’allarme alla voce “costo del personale”. Erano stati oltre 39 milioni totali, 32 per i calciatori, 4 per i tecnici e circa 3 per i restanti dipendenti, oltre 157 in totale. Aver raggiunto l’accordo con Godin il 30 settembre 2020 e essersi lasciati con Radja due mesi fa con la promessa di ritrovarsi sui 2 milioni, non corrisponde ai tempi che avrebbero reso “imprevisti” i mancati introiti.

Risparmiare al costo di contaminare il rapporto con i calciatori e soprattutto l’immagine nell’ambiente. Una credibilità sacrificata e una verginità dichiarata ma persa, che ora diventa elemento di conoscenza dei futuri “fornitori”. Nel mondo del calcio è più pericoloso “prendere per la gola” gli interlocutori,  rispetto alle piccole aziende, che non possono investire a lungo e devono poi vedere rientrare le liquidità, utili a riavviare il ciclo di produzione.

Il pianto del coccodrillo è uno dei pezzi messi in scena. Ma in realtà l’ambizione potrebbe essere solo nascosta. Finge di essersi sopita per poi riattaccare. Il Cagliari che non vende sarebbe una squadra di tutto rispetto, non perderebbe i pezzi migliori. Far presagire lo smantellamento è un modo per esaltare la conservazione a fine mercato. Probabilmente si pensa di partire con profilo basso per riuscire a ottenere di più di quel che si aspetta. Un fatto scaramantico: i proclami non hanno pagato, proviamo a fare diversamente. Magari anche con l’intento di usare la precarietà come motivazione per i calciatori, visto che quando sono stati ad un passo dal baratro hanno immediatamente reso di più. Ecco il senso del riferimento alle ultime otto giornate dello scorso torneo.

Il rapporto privilegiato con l’Inter, che ha fatto bene ai nerazzurri in questi ultimi anni con la consegna dell’uomo in più, Nicolò Barella, può continuare. Inter più forte con Nandez e senza dissanguarsi. Basta portare Dalbert, magari riavere Nainggolan, più un bottino a scadenze future che si può dimenticare più facilmente, ed ecco che il Cagliari chiuderebbe il mercato con una rosa più completa. Felici tutti. La salvezza non dovrebbe rappresentare un problema e ogni punto in più sarà usato per riprendersi l’orgoglio che in passato caratterizzava i proclami. I tifosi saliranno sul carro dei vincitori. E i moralisti e i critici saranno ulteriormente azzannati per il solo torto di essere andati oltre la facciata. Rimarrà l’imprenditore che sa fare bene i suoi interessi. E con lui, una macchina adeguata ai propositi: quello di chiudere sempre con gli utili. Vanto leggibile che riporterà ancora un futuro numero di “Calcio e Finanza”, dove nel pre pandemia si accreditavano a Tommaso Giulini 50 milioni di utili tra calcio e Fluorsid.

Speriamo sia solo tattica. Se non andasse così sarebbe un fallimento sportivo a cui non vogliamo pensare. Ma anche in quel drammatico caso per noi tifosi, popolo rossoblu, all’azienda rimarrebbe la proficua liquidazione. Non andrebbe certo a perdere.

VITTORIO SANNA  - Giornalista e scrittore, per i tifosi rossoblù "la voce del Cagliari". Nella sua trentennale carriera ha raccontato in radiocronaca oltre 700 partite, quasi 600 in serie A. Uno dei più accreditati storici del Cagliari. Autore del libro "La Terra dei Giganti", appena uscito nelle librerie. Un viaggio nella storia dello sport e della relativa statuaria sportiva, dalle prime civiltà ai giorni nostri. Una sezione con i profili degli 88 olimpionici e paralimpici sardi nelle Olimpiadi e Paralimpiadi moderne finora riportati alla luce attraverso un continuo lavoro di ricerca.