Superato lo scoglio Palermo, ora sotto con il campionato. Le lacune ci sono ancora ma il Cagliari ha ben figurato per volontà e organizzazione. E il mercato può fare la sua parte
di Giuseppe Amisani
Non è stato facile. Anche se alla vigilia i tifosi del Cagliari pensavano potesse essere una passeggiata. Battere il Palermo si è rivelato più complicato del previsto e ora la squadra di Claudio Ranieri dovrà voltare pagina alla svelta. Facendo tesoro degli aspetti positivi della gara contro i siciliani e cercando di limitare gli errori. Soprattutto in fase offensiva perché aver lasciato la partita a reti bianche per troppo tempo, nonostante alcuni tratti di supremazia territoriale, si è rivelato poter essere molto pericoloso. Il botta e risposta multiplo nei tempi supplementari da dato ragione alla formazione rossoblù che, a fatica, ha ottenuto il passaggio del turno, regalandosi la sfida secca all’Udinese nei sedicesimi di coppa. Ma ora dovrà pian piano essere completato il percorso di crescita. Che inevitabilmente passa per i rinforzi che Ranieri aspetta (aspettava). Soprattutto per la fase offensiva che, orfana di Lapadula, ha fatto fatica ad arrivare alla conclusione. E non riuscendo a tenere alta la squadra, a lungo andare hanno esposto il resto della compagine agli assalti dei siciliani. Una condotta troppo rischiosa da ripetere contro le compagini della massima serie, soprattutto al cospetto delle big che non perdoneranno la minima sbavatura. Anche perché non sempre Radunovic potrà fare miracoli così come sabato notte alla Unipol Domus.
E allora servirà ancora maggiore attenzione, in difesa, ma allo stesso tempo una fase offensiva capace di essere più efficace e di tenere palla. Con le fiammate di alcuni dei nuovi che sono già stati abili nel mettersi in mostra. Da rivedere Sulemana, un pò troppo timido in un centrocampo affollato, è stato da applausi Oristanio che ci ha messo molto poco a conquistare i tifosi con le sue giocate. Volenteroso, sgusciante e dotato di un sinistro chirurgico, l’attaccante rossoblù si è fatto apprezzare fin dalle prime battute. Anche se è stato costretto a girare troppo lontano dalla porta avversaria. Il Cagliari dovrà conquistare metri. E su questo non ci sono dubbi. Ma per farlo sarà costretto ad attendere non solo il rientro di Lapadula, ma anche che Shomurodov acquisti la migliore condizione atletica. Anche il mercato potrà fare la sua parte perché un attaccante e un difensore dovranno arrivare a completare l’organico di Ranieri. Meglio se a breve perché la trasferta di Torino è ormai alle porte e per affrontare nel migliore dei modi i primi centottanta minuti di campionato (contro granata e Inter) sarà necessario avere una rosa al completo e un assetto tattico capace di non correre rischi e creare problemi alla squadra avversaria. Il tempo per limare quello che non va al meglio c’è, ma ora l’altra fetta dovrà farla la società nel dare a Ranieri gli ultimi tasselli per completare il mosaico.