Tra stadio e mercato, nasce il nuovo Cagliari

Tra stadio e mercato, nasce il nuovo CagliariTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico Gaetano
lunedì 31 maggio 2021, 21:56Il punto
di Giuseppe Amisani
Giuseppe Amisani, corrispondente da Cagliari per il Corriere dello Sport-Stadio

Archiviata la stagione e chiuso ogni discorso sulla guida tecnica della squadra, ora è tempo di pensare al futuro che si snoda verso due direzioni: quella più immediata, che riguarda la campagna di rafforzamento della squadra e quella più di prospettiva che punta dritta verso la realizzazione dello stadio che prenderà il posto del Sant'Elia. Un doppio binario lungo e ricco di insidie su entrambi i fronti ma percorrendo il quale il Cagliari potrà cercare di fare quel salto di qualità che tutti i tifosi isolani aspettano. Importante il passaggio che martedì andrà in scena al Comune di Cagliari dove il Consiglio dovrebbe approvare il primo punto all'ordine del giorno che riguarda, appunto, la variante urbanistica della zona di Sant'Elia dove sorgerà lo stadio al posto della vecchia struttura. Con in tasca il via libera dell'Assemblea, la società potrà affidare ai progettisti di Sportium il lavoro di redazione dell'elaborato definitivo sul quale puntare per poi aprire la fase di ricerca del costruttore che si farà carico della realizzazione materiale di tutta la struttura. Un percorso che ancora sarà lungo ma che, se tutta la tempistica corresse liscia come nei piani del club isolano, avrebbe come primo tangibile elemento da offrire ai tifosi, la demolizione del vecchio stadio da portare a termine entro la fine del 2021. Poi si potrà pensare a costurire il nuovo stadio ma intanto riuscire a incassare in tempi brevi tutti i pareri burocratici, permetterebbe ai tecnici e alla società di procedere spediti verso la nuova casa del Cagliari.

Di pari passo, ma in maniera più immediata e con una gestione che abbraccia poche persone, dovrà essere costruita la nuova squadra che affronterà il prossimo campionato. Partendo da due certezze: le spese, soprattutto legate agli ingaggi, dovranno essere contenute e soprattutto il modulo di riferimento sarà il 3-4-2-1. Due punti fermi stabiliti nel vertice a tre della scorsa settimana andato in scena a Milano, negli uffici della Fluorsid e al quale hanno partecipato il presidente Tommaso Giulini, il direttore sportivo Stefano Capozucca e il tecnico Leonardo Semplici. Nel segreto dell'incontro, qualcosa è emerso con prepotenza dalle parole del DS che si è soffermato non solo sul fatto che il Cagliari non possa più permettersi ingaggi altissimi, come quello di Godin, ma anche sulla possibilità che alcuni dei pezzi pregiati possano essere ceduti in nome del bilancio. Da Cragno a Nandez passando per Simeone e Joao Pedro, qualcuno sarà costretto a fare la valigia per un Cagliari più “Snello e giovane”, per usare le parole di Capozucca. Il tutto condito dalla questione tattica perché, dopo i numerosi equivoci della passata stagione, ora servono certezze. E Semplici ne ha data una scegliendo un modulo che mette fine al tormentone regista, visto che non lo prevede. Sarà una squadra con una difesa a tre, con due mezze ali capaci di rompere e impostare, due esterni abili a difendere ma anche a raggiungere il fondo per la testa della solitaria prima punta. Alle spalle della quale opereranno due trequartisti. Sui nomi di tutti questi protagonisti regna, inevitabilmente, grande incertezza in questo momento ma gli operatori di mercato rossoblù sono già al lavoro per programmare il futuro e per costruire una compagine che, pur con qualche giocatore in meno rispetto a quella che ha appena chiuso la stagione, possa comunque trovarne altri per regalare qualche soddisfazione in più rispetto a quelle vissute negli ultimi due campionati.