Un gennaio tutto da vivere tra campo e mercato. Mancano tasselli importanti: dal centrocampo all'attacco, Capozucca a caccia di elementi funzionali al gioco di Mazzarri

Un gennaio tutto da vivere tra campo e mercato. Mancano tasselli importanti: dal centrocampo all'attacco, Capozucca a caccia di elementi funzionali al gioco di Mazzarri
giovedì 20 gennaio 2022, 15:05Il punto
di Sergio Demuru
Sergio Demuru - Corrispondente da Cagliari di Tuttosport dal 2007, al seguito del Cagliari Calcio dal 1997 avendo collaborato con altre testate quali Il Giornale di Sardegna e Sardegna 24.

Tra Covid e profezie (Mihajlovic) più o meno attendibili dopo il confronto col Bologna. Cagliari che aveva intrapreso la strada maestra dopo due vittorie consecutive ad inaugurare un 2022 che pare avere sembianze differenti rispetto all’anno appena trascorso. La sconfitta a Roma ha una sua ragion d’essere considerata la lista infinita di assenze. O perlomeno, è variata la tendenza soprattutto caratteriale e di approccio alla contesa. Gennaio tutto da vivere non solo sul rettangolo verde, ma soprattutto fra gli anfratti di un mercato complesso, probabilmente il più povero economicamente degli ultimi anni, con scambi e prestiti a reggere la scena considerata la mancanza di materia prima, vedi danaro liquido.

La società si muove a tutto tondo, c’è da ricostruire una squadra dalle fondamenta e per adesso Lovato è nota positiva, forse inattesa considerata la giovane età e la rara esperienza accumulata nella massima serie. È un prestito, ma al momento è meglio lasciar da parte la bocca buona e concentrarsi su quegli elementi utili alla causa che possano traghettare la squadra verso acque tranquille, lontane dalla zona rossa che porta in cadetteria. A lui si è aggiunto Goldaniga, di provenienza Sassuolo. Un difensore roccioso, portato alla marcatura nella zona centrale di una difesa difesa disposta a tre o a quattro. Non cambia tanto dal punto di vista tattico. Non più giovanissimo (28 anni), Goldaniga porta in dote una discreta dose di esperienza accumulata principalmente nel Genoa e a Palermo. E finora Capozucca si è fermato qua, fermo restando il rientro di Gagliano dall’avventura avellinese.

Mancano ancora una decina di giorni alla chiusura della finestra di mercato e servono tasselli importanti per rimpiazzare coloro che sono stati epurati. È palese che serva un altro giocatore nella zona nevralgica, nonostante i picchi di rendimento raggiunti dal duo Marin-Grassi che si sta rivelando, almeno in questo inizio anno, un’accoppiata vincente. Servirebbe evidentemente un regista di ruolo, considerato che nessuno dei due lo è, però questa opzione si potrebbe bypassare rimpinguando il centrocampo con un giocatore tipo Baselli che andrebbe perlomeno a rinforzare la fase di contenimento a protezione della linea arretrata.

Resta poi il rebus Keita Baldé in fase offensiva. Se il senegalese dovesse fare le valigie è necessario mettersi alla ricerca di un attaccante di spessore che possa fungere da sprone al due Joao Pedro-Pavoletti. Al momento il giovane Gagliano e Ceter, quest’ultimo attualmente infortunato, non servono certo a colmare un’evidente lacuna. La ricerca di Capozucca in merito è a tutto tondo, ma sinora non ha prodotto i frutti sperati. Sono stati fatti nomi di attaccanti esteri, troppo fantasiosi per essere catalogati fra gli interessi reali della società rossoblù. Il comun denominatore dovrà essere quello di tornare al progetto iniziale, con Mazzarri che ha chiesto giocatori adatti ad espletare il suo concetto di gioco. Il conto alla rovescia è cominciato.