Jeda a Radiolina: "Mercato? Non c'è bisogno di rivoluzione, servono 2-3 tasselli"

Così Jeda ha parlato ai microfoni di Radiolina in occasione della trasmissione "Il Cagliari in diretta":

"Non è facile chiudere il cerchio a gennaio per il mercato. Non c'è bisogno di rivoluzione ma di quei due tre tasselli che possono dare manforte e contribuire per una risalita. Magari chi non se la sente, senza polemica, in un momento del genere di affrontare la categoria è bene che la società riesca ad individuare anche questo. Individuare quei giocatori che hanno senso di appartenenza, il Cagliari ha bisogno di uomini che possano risollevarlo.

Io son stato fortunato perché ho fatto parte di una squadra in cui i famosi senatori sono stati uomini, questi giocatori mi hanno trasmesso cosa vuol dire stare in gruppo. Anche io pian piano ho avuto modo di entrare in contatto subito con la gente e ho sentito la passione sfrenata per il Cagliari. Puoi sentirlo dire, ma non ti immagini finché non lo vivi. La gente è fondamentale. Quel modo di tifare è quello che ti fa fare la differenza. Sono stato fortunato perché mi hanno aiutato, ma sono stato anche bravo a riconoscere questi atteggiamenti. Quella squadra non era allo sbando, c'era stato bisogno di quei tasselli per dare la scossa.

Il mio libro? Consiglio di prenderlo perché parla del mio percorso di vita, non solo del percorso calcistico. Parla molto di quella mia avventura al Cagliari. Quando l'ho letto mi sono emozionato anche io, si fa leggere ed è molto interessante. Può dare un insegnamento anche per molti giovani.

Cagliari per me è uno dei posti che morirà dentro di me. E' una società, una squadra, una terra che mi ricorda molto la mia e non pensavo potesse esserci una terra del genere. Ringrazio il popolo cagliaritano che riconoscono anche il me non solo giocatore ma uomo che ha amato quella maglia".