Abodi: "Nuovo stadio? Sono fiducioso. Sarà la consacrazione di tutto il percorso"

Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha parlato dello stadio del Cagliari questa mattina. Di seguito quanto raccolto da TuttoCagliari:
Spera di vedere il nuovo stadio del Cagliari prima della fine del suo mandato?
"Speravo che tutta l'energia e l'entusiasmo che partiva dal presidente Giulini 10 anni fa riuscisse a determinare il risultato non dico immediato, ma certamente non che passassero 10 anni. Un po' mi rattrista, però io cerco di guardare in prospettiva e sono fiducioso, anzi, sono assolutamente ottimista. C'è la costanza del pensiero del presidente che diventa determinante e mi sembra che le amministrazioni, a partire dalla Regione e dal Comune, abbiano sciolto gli ultimi dubbi, possiamo andare a al traguardo finale che io non vedrò da ministro. Vedrò probabilmente un cantiere che si apre, anzi sono sicuro se arriverò fino in fondo al mandato che mi è stato affidato. Lo sogno in modo diverso rispetto a 10 anni fa, con minore intensità, ma comunque con grande passione perché lo sento in parte un po' anche mio. E' stato il primo progetto stadio col quale mi sono misurato da presidente di Lega: Giulini, dopo una dolorosa retrocessione, il primo pensiero che ha avuto è stato proprio di costruire una nuova casa per i tifosi. Sono convinto che nell'arco dei prossimi 6-7 mesi si chiuderà tutta la parte burocratico-amministrativa e l'elemento che darà il senso compiuto di essere arrivati alla stretta finale sarà quando verrà giù il vecchio Sant'Elia per poi lasciare spazio a un nuovo stadio".
Mancano questi 40 milioni e il sindaco ha detto "Speriamo di poter usufruire di un aiuto da parte del Governo, di questo famoso fondo sull'impiantistica degli stadi".
"Con il decreto si riconfigura il fondo che è stato ribattezzato Fondo italiano dello sport proprio perché ha questa finalità ancora più chiara e molto più flessibile che darà il via al progetto di costituzione del portafoglio delle opportunità finanziarie che verranno messe a disposizione dei progetti, Cagliari compreso. Il commissario faciliterà l'iter amministrativo, metterà a disposizione delle risorse che non sono a fondo perduto, ma sono equity che vanno a chiudere un po' il quadro economico e finanziario di tutti i progetti stadio e quindi che attengono la famiglia dei progetti che possono entrare in competizione per gli Europei del 2032. La tempistica è un tema che dobbiamo sciogliere nell'arco di un paio di mesi".
Si potrà entrare in questo stadio dedicato a Gigi Riva, visto che si sta ricordando la sua figura
"Avendo partecipato al concepimento sarò felice di entrare. Sono stato felice di entrare anche all'Unipol Domus perché la ritenevo importante, in quanto ha dimostrato la volontà di investire, in un tempo così breve e in modo così efficace in uno stadio che consentisse al Cagliari di competere dignitosamente dal punto di vista infrastrutturale e di ospitare i tifosi. Per me quello che succederà a 100 metri dell'Unipol sarà la consacrazione di tutto il percorso".
Come vede l'idea di giocare una partita del campionato di Serie A in Australia e magari anche un'intera giornata negli Stati Uniti?
"Io in questo ho la delicatezza di osservare e non esprimere giudizi. Mi auguro che la Lega continui a lavorare sempre per corrispondere i sentimenti, i bisogno e le esigenze di piacere alla gente e che si misuri con la necessità di confermare sempre il consenso che si manifesta con la presenza degli stadi, che si manifesta con gli abbonamenti e che si manifesta contrastando la pirateria e quindi rispettando la legge e questo ancora non avviene efficacemente. Non guardo il singolo elemento, non lo giudico, credo che il ministro debba semplicemente consentire sportivo sociale ed economico come la Lega di Serie A, insieme alla Federcalcio di operare al meglio nell'interesse del settore, ma il settore vive perché c'è la gente e quindi prima di tutto il rispetto delle persone".