Boi: "Pisacane decisivo: corsa, cuore e voglia di combattere. Vittoria d'oro"
Il giornalista Giuseppe Boi, dopo l'1-0 del Cagliari sulla Roma, ha analizzato la prestazione rossoblù in un post pubblicato sul proprio profilo Instagram. Di seguito le sue parole:
"Il Cagliari rincomincia a correre?
Se non puoi vincerla almeno pareggiala, dice sir Claudio Ranieri. Se hai un'opportunità di importi non sprecare l'occasione, aggiungeva sor Carlo Mazzone. Pisacane prende spunto dai due romani maestri di calcio e miti cagliaritani, centrando una vittoria inattesa - per quanto visto nelle precedenti gare - e d'oro per i punti in classifica, contro una Roma in fase calante ma comunque fino a due domeniche fa in corsa per la testa della classifica.
Di fronte a una big, il Cagliari ritrova la solidità e l'intensità smarrita dopo le prime giornate di campionato. Lo ha fatto in una partita a tratti drammatica ma ben giocata. Un bel gioco che va oltre la chiave tattica ancora confusa. Perché se va segnalato un 5/3/2 finalmente efficace non solo a sterilizzare l'attacco giallorosso, ma capace anche di provare a far male. Allo stesso tempo va detto che il Cagliari ha trovato il gol e preso in mano la partita quando è passato al 4/3/2/1, per giunta con Esposito falso nueve.
Ma a decidere la gara è stata la prestazione individuale dei 15 scesi in campo. Un rendimento che fa riemergere le certezze che i "vecchi" sembravano aver smarrito e che per i "nuovi" erano rimaste solo speranze estive. Soprattutto i rossoblù hanno ricominciato a correre e sudare in campo. Senza la voglia di soffrire e combattere, senza polmoni e cuore, non si va da nessuna parte. Il Cagliari li ha rimessi in campo contro la Roma. Ed è forse questo l'ingrediente che ha permesso di vincere la partita.
Certo le scorie dei 78 giorni senza vittorie si sono visti anche con la Roma. La cattiveria il Cagliari la trova solo grazie alla grandi prove del sempre più in palla Esposito e del di nuovo determinante Gaetano, del ritrovato Folorunsho e del solito Deiola, dell'orgoglioso Luperto e della freschezza di Palestra, che però pecca un po' di egoismo e nervi. Qualsiasi gruppo ha bisogno di trascinatori, ma la crescita dal punto di vista della determinazione deve essere collettiva. E in questo senso diventa determinante il lavoro di Pisacane che, però, con la Roma ha schierato la 14ª formazione diversa in 14 partite".