Esclusive TC

Un mirto con... Andrea Pisanu: "Ieri abbiamo avuto il coraggio - in alcuni frangenti - di andare a prendere alti i giallorossi. E abbiamo vinto i duelli individuali: questa è stata la chiave del successo. Sabato contro l'Atalanta dovremo..."

Un mirto con... Andrea Pisanu: "Ieri abbiamo avuto il coraggio - in alcuni frangenti - di andare a prendere alti i giallorossi. E abbiamo vinto i duelli individuali: questa è stata la chiave del successo. Sabato contro l'Atalanta dovremo..."TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 01:19Un mirto con...
di Matteo Bordiga

L’ex attaccante del Cagliari Andrea Pisanu, intervistato da Tuttocagliari.net, celebra la preziosa vittoria ottenuta dai rossoblù contro la Roma all’Unipol Domus: un successo che può rilanciare la stagione dell’undici di Pisacane sia sul piano dei risultati che dal punto di vista del gioco espresso.

Andrea, il Cagliari stava vivendo un periodo particolarmente critico. Non arrivavano i punti e, soprattutto, raramente Luperto e compagni fornivano prestazioni convincenti. Con la Roma la musica è completamente cambiata: si è vista una squadra determinata, ben messa in campo e con le idee molto chiare sotto il profilo tattico.

“Sì, direi che il Cagliari ha pienamente meritato la vittoria. Quella di ieri è stata una gara tirata e combattuta, giocata contro un avversario nettamente superiore per budget, organico e qualità tecnica. I rossoblù si sono fatti preferire per gioco, intensità e occasioni create. Nel primo tempo la Roma ha tenuto più a lungo il possesso della sfera, ma concedere ai giallorossi di palleggiare faceva parte della strategia di Fabio Pisacane. Del Cagliari mi è piaciuto tutto: la fase difensiva, lo spirito di sacrificio, le verticalizzazioni immediate per gli attaccanti. Ovviamente l’espulsione di Celik ha inciso sull’andamento del match, perché ha fatto capire ai padroni di casa che c’era la possibilità di spingere per centrare il successo. E alla fine sono arrivati tre punti di straordinaria importanza, anche alla luce della sconfitta subita dalla Fiorentina a Reggio Emilia contro il Sassuolo e della sorprendente vittoria del Verona a spese dell’Atalanta.”

L’ottima prestazione offerta contro la Roma potrebbe essere figlia - anche - del secondo tempo giocato contro il Napoli in Coppa Italia al “Maradona”, più disinvolto e coraggioso rispetto alle precedenti esibizioni?

“La gara infrasettimanale del ‘Maradona’ ha sicuramente contribuito ad accrescere l’autoconsapevolezza e l’autostima del gruppo, nonostante lo sfortunato epilogo ai calci di rigore. In particolare ieri all’Unipol Domus, spinti da un pubblico a dir poco trascinante, abbiamo avuto il coraggio - in alcuni frangenti - di andare a prendere alti i giallorossi di Gasperini, vincendo spesso i duelli individuali. Questa è stata la chiave per battere un avversario, come la Roma, che lotterà fino all’ultimo per conquistare un posto in Champions League. Ma il vero salto di qualità lo compiremo archiviando subito la vittoria di ieri per proiettarci immediatamente alla prossima gara, nella quale dovremo ottenere il massimo possibile.”

La tappa successiva è programmata per sabato 13 dicembre, alle ore 20,45, in casa di un’Atalanta che sarà reduce da un complicatissimo turno infrasettimanale di Champions League in cui affronterà il Chelsea di Enzo Maresca.

“Le fatiche europee potrebbero senz’altro incidere sulla condizione psicofisica dei bergamaschi. Ad ogni modo il nostro atteggiamento dovrà essere identico a quello visto ieri contro la Roma. La Dea cerca sempre di dominare il gioco e di portare tanti elementi in fase offensiva. Ma giusto un paio di giorni fa il Verona ha vinto colpendo ripetutamente l’undici di Palladino in contropiede.

Sicuramente la sfida di Bergamo rappresenterà un testo molto interessante per Il Cagliari, che - perché no - potrebbe anche puntare al colpaccio. L’Atalanta avrà un approccio arrembante e in diversi frangenti della gara ci costringerà a difenderci, ma si esporrà alle nostre ripartenze: quando vengono attaccati negli spazi De Roon e compagni vanno in difficoltà, dal momento che restano spesso con due difensori contro due attaccanti avversari. Dunque la strategia potrebbe essere proprio questa: chiudere tutti gli spazi ai nerazzurri, che soffrono contro le retroguardie schierate, per poi ripartire e verticalizzare rapidamente.”