Boi: "Una rondine non fa primavera, ma vederla fa comunque sperare"
Il collega Giuseppe Boi ha redatto il suo personale editoriale sul proprio profilo social sulla prestazione del Cagliari in quel di Napoli: "Una rondine non fa primavera, ma vederla in cielo fa sempre sperare nell'arrivo della bella stagione. E, al di là dell'eliminazione in Coppa Italia, il Cagliari esce da Napoli con un (piccolo) segnale positivo. Durato appena 32 minuti più recupero - vale a dire dall'ingresso in campo di Esposito, Borrelli e Prati - comunque un barlume di fiducia. Perché è stato un finale di partita in cui si è visto una squadra che gioca a calcio, che ci crede e che ci prova, capace di lottare e soffrire, fare male e difendersi. Un miraggio nel nulla di queste ultime partite rossoblù, che apre a una speranza ma che non cancella il nulla visto per larghi tratti, da mesi in campionato e anche nella partita del Maradona. Il primo tempo è stato inguardabile. Una prestazione senza ritmo, idee, intensità e determinazione. Per giunta con un Napoli in campo al piccolo trotto, passato in vantaggio con il duo Di Pardo-Caprile (perfino Sant'Elia a volte sbaglia e arriva in ritardo, anche se poi si è più che riscattato nel corso della partita) che spalanca a Lucca la strada per il gol del vantaggio partenopeo. Vantaggio meritato per i demeriti collettivi del Cagliari, ma in particolare di alcuni interpreti.
Come Gaetano, all'ennesima prova no, e Luvumbo, paradossalmente più bravo a difendere che ad attaccare. Ma soprattutto Semih Kilicsoy: una delusione a partire dalla forma fisica. Un professionista non può essere in questo stato dopo più di tre mesi di allenamenti. La prestazione del turco toglie un po' della pressione che si sta accumulando sulle spalle di Pisacane. Mister che, forse per la prima volta da quando è alla guida del Cagliari, è riuscito con i cambi a cambiare l'inerzia della gara. Un altro raggio di sole - o rondine che dir si voglia - nella serata di Napoli in cui emergono con forza le qualità di Esposito. Al terzo gol consecutivo, sta dimostrando di aver acquisito finalmente la forma e, forse, la consapevolezza di poter incidere a Cagliari. E spetterà proprio a Pisacane metterlo nelle condizioni di rendere al meglio, così come del resto tutta una squadra che, se gioca a calcio, può dire la sua".