Cagliari, Giulini: "Chi rimane deve sapere che il nome sulla maglia conta poco: conta ciò che rappresenta"

Cagliari, Giulini: "Chi rimane deve sapere che il nome sulla maglia conta poco: conta ciò che rappresenta"
sabato 2 agosto 2025, 13:30News
di Paola Pascalis

Il presidente del Cagliari Tommaso Giulini è intervenuto a Sky Sport per parlare dell'attualità del Cagliari e del nuovo stadio che sarà intitolato a Gigi Riva. Di seguito le sue parole:

Come si immagina questa giornata e questa grande serata insieme ai tifosi rossoblù ricordando Gigi Riva?

"La giornata è iniziata molto bene perché siamo appena usciti da due ore di talk con il ministro Abodi con il presidente Binaghi e non è banale in questo momento in cui su certe questioni le posizioni non sono del tutto le medesime: ci hanno fatto l'onore di venire oggi per ricordare Gigi, per fare una bella chiacchierata e approfitto per ringraziare anche Carlo Cimbri. Questa è veramente la dimostrazione di quanto Gigi ha sempre unito e quanto Gigi continua ad unire. Stasera sarà una partita, ma sarà anche uno spettacolo e a per una volta la Domus diventa un po' un centro di entertainment. I nostri tifosi passeranno certamente una bella giornata e speriamo ovviamente anche di vincere la partita per aggiudicarci questo primo trofeo".

A proposito del Cagliari di Pisacane, nuovo corso con un ottimo mercato con la speranza che altri big non partano. Come si immagina il Cagliari di Pisacane?

"Deve essere un Cagliari che rende orgogliosi i tifosi e tutte le domeniche l'obiettivo rimane il medesimo. Sicuramente questo è qualcosa che quest'anno vogliamo vedere sempre e comunque come è stata la sua storia un po' da giocatore, quindi chiunque deciderà di rimanere qua deve rimanere sapendo che la cosa più importante è sentirsi parte di  qualcosa di molto più grande: la tua maglia col nome conta poco, conta ciò che rappresenta e questo lo vogliamo vedere in campo".

Le sono state date rassicurazioni sullo stadio?

"Non c'è bisogno, sono tanti anni che ci lavoriamo e siamo a un discreto punto: non è ancora fatta, ma credo che dimostriamo di avere grande perseveranza, grande resilienza e spero che questa gente lo riconosca".

Che stagione si aspetta dal Cagliari?

"Mi aspetto più che una stagione, un percorso: le nostre stagioni chiaramente sono sempre orientate verso l'obiettivo della salvezza, quindi stiamo cercando realmente di  intraprendere un percorso con tanti professionisti che arrivano dal settore giovanile o che magari non hanno avuto posizioni di spicco, ma che conoscono talmente bene il club, i giocatori te tutti gli angoli del centro sportivo che crediamo che oggi il Cagliari sia un modello sostenibile pronto anche a valorizzare il lavoro del settore giovanile e che mi auguro sia un percorso vincente, al di là ovviamente della salvezza che dobbiamo e dovremmo raggiungere".

Il progetto stadio

"Gli stadi servono al nostro paese: abbiamo scoperto l'altro giorno che per ospitare Euro 2032 abbiamo solo lo Juventus Stadium, fra poco ci sarà probabilmente quella di Firenze e Roma lo dovranno adeguare necessariamente. Siamo a tre stadi e dobbiamo averne 5 per gli Europei. Potete immaginare quanto tutto questo sia poco accettabile, lo dico da cittadino: noi ci auguriamo di essere il quarto o il quinto, stiamo lavorando per esserlo e speriamo di diventarlo, ma il problema è veramente enorme. Credo che dai massimi vertici della politica italiana si debbano rendere conto che non si può andare avanti così, lo sport è un'industria fondamentale per questo Paese, il calcio è lo sport più seguito e non si può pensare che l'Italia sia come un paese del Terzo Mondo".