Caprile su DAZN: "La parata su Cutrone come tante altre. La Nazionale? Un sogno in cui spero"

Al termine della sfida, Elia Caprile ha parlato ai microfoni di DAZN. Il portiere del Cagliari ha commentato le sue parate decisive, in particolare quella su Cutrone, e ha analizzato il lavoro difensivo della squadra sotto la guida di mister Pisacane. Infine, non ha nascosto il sogno di una futura convocazione in Nazionale.
Elia hai fatto tante parate oggi, due in particolare: prima su Pellegrino e poi su Cutrone. Raccontaci quella su Cutrone: come hai fatto a farla? Perché è stata veramente incredibile
"È stata una parata come tutte le altre. Alla fine è una parata che è valsa tanto, questo sicuramente sì. Sono contento di averla fatta, ma soprattutto per il Cagliari, per la squadra, perché ci ha dato una mano a mantenere il 0-0 in un momento in cui magari stavamo soffrendo un pochino".
Stavate soffrendo, ma alla fine avete ottenuto la prima vittoria in casa, mantenendo la porta inviolata. Ne parlavamo anche con il mister prima: vi muovete bene a livello difensivo, ripartite tutti insieme. Come state lavorando con Pisacane in questi mesi?
"Il mister ci chiede di stare corti, compatti, di difendere tutti insieme e attaccare tutti insieme. Lo stiamo facendo bene, ma dobbiamo continuare così. È solo la terza giornata, il campionato è lungo e non abbiamo fatto ancora niente. Adesso, venerdì sera, ci aspetta una partita difficile, in un ambiente che sarà sicuramente caldo. Dobbiamo avere la consapevolezza che solo con prestazioni come quella di oggi possiamo arrivare alla salvezza".
Sei arrivato a metà della scorsa stagione, sei stato subito decisivo anche nella corsa salvezza. Ti chiedo: a fronte di queste prestazioni, alla Nazionale ci pensi mai?
"Non è che ci penso, è un sogno, e come tutti i sogni ci spero. Sono consapevole che la convocazione passa solo da quello che faccio col Cagliari. Il mio focus è sul Cagliari, sull’allenarmi tutti i giorni e sul migliorare. Poi sì, nella convocazione ci spero sempre, ma so anche che ci sono tanti portieri forti. Ne convocano solo quattro, quindi ce ne sono tanti altri che restano a casa, e va bene così. Aspetto, non c’è problema".