Jankto si presenta: "Il mio vantaggio è saper svolgere più ruoli. Non vedo l'ora di giocare alla Domus"

Jakub Jankto, neo centrocampista del Cagliari, si è presentato ai canali ufficiali del club. Queste le sue parole, riprese da TuttoCagliari.net:
IMPRESSIONI POSITIVE - "Le prime impressioni sono ottime: ho trovato un bellissimo gruppo e un bellissimo staff che conosco dai tempi della Sampdoria. Le prime sensazioni sono assolutamente positive, stiamo lavorando bene nonostante i 40°-42° gradi. Stiamo lavorando il doppio per poter essere in forma quanto prima".
SEGUO IL CAGLIARI DALLA SCORSA STAGIONE - "Ho cominciato a seguire il Cagliari dall'arrivo di Ranieri in poi: il Cagliari ha fatto una stagione incredbile. E' passato dal decimo posto, per poi arrivare ai playoff e conquistare la promozione in Serie A: veramente una grandissima stagione. Ora siamo già all'inizio della nuova stagione e dobbiamo lavorare veramente bene, perchè in Serie A i ritmi sono più elevati e dovremo conquistare la salvezza":
COMING OUT - "Le prime settimane, dopo quanto ho dichiarato a febbraio, non sono state semplici. Poi, per fortuna, è andato tutto per il meglio. Mi trovo benissimo con Ranieri e lo staff che conosco molto bene. Con loro ho fatto una grande stagione alla Samp e farò di tutto per salvare il Cagliari".
SENSO DI APPARTENENZA - "Mi hanno sempre parlato bene del Cagliari, dei tifosi, della Sardegna e di quanto questa squadra rappresenti questo popolo, fin da quando giocavo ad Ascoli. E' veramente difficile giocare qui per gli avversari, i tifosi spingono tanto la squadra e non vedo l'ora di giocare nel nostro stadio".
POLIVALENZA - "Il mio vantaggio è il saper giocare in più posizioni. Posso giocare come esterno nel 4-4-2 e come centrocampista nel 4-3-1-2, magari a gara in corso o in inferiorità posso fare anche il quinto a sinistra. Tutto questo è un vantaggio che posso offrire alla squadra e al mister. Mi piace attaccare la porta e attaccare il secondo palo. Voglio sfornare gol e assist".
NAZIONALE? SENSAZIONE UNICA - "Giocare per la mia nazione è una sensazione unica: quando avrò 40-50 anni e sarò vecchio, mi ricorderò sempre questa sensazione. Non solo in nazionale, ma anche in Serie A. Dò sempre tutto in ogni partita, peccato non aver giocato con gente come Rosicky e Nedved. Potevamo vincere l'Europeo 2004, vinto da una Grecia che non rivincerà in 200 anni".
INFORTUNI ALLE SPALLE - "Quando sono arrivato al Getafe ho giocato le prime 6-7 partite, poi mi sono fatto male rompendomi la caviglia sinistra. Essendo stato 5-6 mesi fuori non sono riuscito a tornare come prima. L'anno scorso ho avuto difficoltà, dopo quanto successo a livello personale, ma ora sto molto meglio. e sto cercando di trovare la condizione migliore assieme alla squadra, preparandoci al meglio per la Serie A".
CONOSCO BENE LA SERIE A - "Conosco bene la Serie A, sono più esperto magari rispetto a 5-6 anni fa. Ho trovato giocatori importanti come Lapadula e Pavoletti che hanno esperienza e sanno come gestire la palla. Possiamo fare un grande campionato".
RINGRAZIO I TIFOSI - "Ringrazio i tifosi che mi hanno accolto sia all'aeroporto che sui social. Sono qui per giocare a calcio e per salvare questa squadra".