Padelli: "Caprile sa cosa vuole e se lo sta prendendo"

Padelli: "Caprile sa cosa vuole e se lo sta prendendo"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 17:00News
di Martina Musu

Ospite di Udinese Tonight dopo il pareggio con il Cagliari è Daniele Padelli. Con lui si è parlato della partita di domenica, del momento della squadra e dei suoi compagni di squadra, dagli altri portieri, a un pilastro dello spogliatoio come Christian Kabasele, fino ai giovani talenti come Lennon Miller.

“Come va?” è la prima domanda che viene rivolta al portiere bianconero: “Potrebbe andare meglio. Nel finale di partita ho avuto la sensazione di essere tornati a due anni fa ma, volendo guardare alle cose positive, due anni fa questa partita l’avremmo persa. Invece abbiamo mosso la classifica e sollevato un po’ il morale con questo punto, adesso abbiamo la sosta per riprenderci”.

Padelli non è però critico sul momento della squadra: “Siamo ancora a inizio campionato, abbiamo cambiato tanto, è un momento di ripartenza. È già un segnale di continuità aver mantenuto lo staff tecnico, ma questa continuità va tradotta sul campo e ci vuole tempo. La partenza forte è sintomo di un buon lavoro svolto durante il ritiro, ma la crescita non è una linea retta, è fatta a onde. Queste onde devono comunque tendere verso l’alto, con tutte le loro oscillazioni”.

Contro il Cagliari è arrivato un pareggio, ma per Daniele Padelli non era una partita facile: “Abbiamo iniziato contro il Verona non bene, abbiamo fatto quell’exploit e poi sono arrivate due battute d’arresto, soprattutto quella contro il Sassuolo per come è arrivata. Devi considerare questo e pensare che ci siamo trovati in casa contro una squadra chiusa, è complicato per tutti giocare contro squadre così, anche l’Inter fa fatica, e non è possibile fare un bel gioco in queste situazioni. Il loro mister ha detto che l’Udinese avrebbe meritato qualcosa in più, quindi vuol dire che meritavamo tanto di più. A fine partita non facevamo i salti di gioia, certo, ma bisogna capire cosa si pretende da questa squadra. Il calcio non è schematico: non è che se giochi meglio e sei più forte il risultato arriva automaticamente. Ora dobbiamo prenderci le cose positive da questa gara e sfruttarle: abbiamo preso un gol fortunoso e abbiamo subito reagito, poi abbiamo continuato a provarci. I commenti sulla partita sono negativi per il risultato, ma non credo si sia interrotto un percorso. Se fra dieci giornate saremo qua a parlare delle stesse cose ci si potrà pensare, ma ora mi pare prematuro”. Dopo il gol del Cagliari la squadra ha vissuto un momento di sbandamento, ma per Padelli non c’è da preoccuparsi: “C’è stato un piccolo calo, anche mentale, ma è normale quando vieni da risultati non positivi e ti trovi sotto in una partita in cui ti senti meglio e stai giocando bene. Se fossimo venuti da tre vittorie consecutive avremmo potuto giocare più serenamente, per noi era una partita importante, che dovevamo vincere, come lo saranno le prossime due. Nervosismo in campo? Sarebbe stato strano non ci fosse stato e, anzi, sarebbe stata vista come una cosa negativa. Venivamo da un momento particolare, stavamo facendo la nostra partita mostrando voglia di andare a prenderci la vittoria e siamo andati sotto: è normale e giusto che ci sia nervosismo”. 

L’Udinese ha avuto tante occasioni da gol e questo Padelli ci tiene a sottolinearlo: “Bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare: abbiamo creato tanto e li abbiamo indotti noi all’errore. Se non sei lì, le occasioni non nascono da sole”. A fermare i bianconeri è spesso stato il portiere avversario: “Le parate di Caprile sono state molto belle, soprattutto quella su Atta e quella su Davis. È bravo, sta facendo bene, sta crescendo. Già la scelta di andare via da Napoli per andare a Cagliari dice tanto su di lui: sa cosa vuole e se lo sta prendendo”.