Periodo nero, allarme Gila: con il Cagliari è (quasi) uno spareggio
Non è ancora l’ultima spiaggia, ma domenica a Cagliari il Pisa non può permettersi la quarta sconfitta consecutiva. Dopo la buona prova contro l’Inter, i passi falsi con Parma e, soprattutto, Lecce hanno acceso preoccupazioni ben più grandi dei soli 4 punti da recuperare sulla zona salvezza.
Come riportato da Corriere Fiorentino, contro il Parma almeno c’era stata una reazione; al Via del Mare, invece, la squadra è stata irriconoscibile: tecnica, organizzazione e mentalità al minimo storico. «Non c’è stato nulla di positivo», ha ammesso Alberto Gilardino, assumendosi la responsabilità del calo della squadra.
Il problema più grande resta la difficoltà negli scontri diretti: già a ottobre, contro il Verona, la paura di perdere aveva sopraffatto la voglia di vincere. Ora il Pisa affronta due gare decisive — a Cagliari e il 3 gennaio a Marassi contro il Genoa — intervallate dalla sfida con la Juventus, in cui si giocherà una buona fetta delle possibilità di rimanere in Serie A.
Nonostante la crisi, la società conferma fiducia a Gilardino, che però chiede subito un cambio di passo. «A inizio stagione abbiamo overperformato — ha detto il tecnico — Ora devo trovare gli undici e i cambi giusti, soprattutto dal punto di vista mentale, per affrontare queste partite e mantenere la categoria».
A Lecce le assenze di Nzola e Cuadrado si sono fatte sentire: sono tra i pochi leader della squadra, insieme ad Albiol. Il colombiano potrebbe recuperare per Cagliari, mentre l’attaccante angolano resterà out tra Coppa d’Africa e squalifica, insieme ad Akinsanmiro. Gilardino dovrà fare scelte decise, confidando anche sul mercato di gennaio per rinforzare un reparto offensivo che resta il tallone d’Achille: 10 gol in 15 giornate, l’ultimo firmato da Touré il 7 novembre contro la Cremonese.
Contro il Cagliari servirà più di una rete: occorrerà ritrovare la determinazione e la compattezza dell’inizio stagione. Senza queste qualità, il Pisa rischia di restare vulnerabile contro chiunque, come dimostrato a Lecce.