Sanna: "Cagliari, partita di altissimo livello. Rossoblù vittoriosi e convinti di quello che dovevano ottenere"
Nel suo "Commento a Caldo" per Galleria Progetti, il giornalista Vittorio Sanna ha analizzato il successo del Cagliari contro la Roma di questo pomeriggio, con la sfida dell'Unipol Domus conclusasi sul punteggio di 1-0. Di seguito le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "È un Cagliari vittorioso quello che oggi ha battuto la Roma. Un Cagliari vittorioso e convinto di quello che doveva ottenere. Ha messo in campo veramente una partita di altissimo livello, cercando il gol che sembrava non voler arrivare, mettendoci anche un po' di paura in questo senso, perché molte volte queste partite sono quelle in cui costruisci tante occasioni da gol e poi le vincono gli avversari. Non è stato così per effetto di una costanza, di una dedizione, di un impegno che ha visto la squadra non mollare mai, e questo doveva essere già il premio per la partita anche se poi fosse stato altro risultato. Non sarebbe stato così se per caso non avessimo ottenuto il gol di Gaetano, perché le critiche ci sarebbero state e le critiche ci possono ancora essere, ma non certo per lo sviluppo del gioco, non certo per l'impegno, quanto per il fatto di non aver concretizzato la mole di gioco e le tante occasioni che sono state costruite. Ma questo è un difetto di fabbrica che deve essere corretto. Noi abbiamo visto gli attaccanti anche oggi non giocare male né Esposito né Borrelli, magari non trovare la soluzione giusta all'ultimo momento. Borrelli, ad esempio, in un contropiede ha messo in evidenza il fatto di non proteggere il pallone quando ce l'ha sul sinistro, non riesce a portarlo col sinistro. Ecco, su queste cose bisognerebbe ragionare e sottolinearle perché poi si sviluppi una capacità di crescita che possa lavorare proprio per fare in modo che queste piccole cose siano il margine di crescita, il margine di sviluppo dell'individuo prima e della squadra nel suo insieme.
In sostanza il Cagliari quest’oggi ha condotto il primo tempo collezionando ben nove tiri in porta ma non riuscendo a realizzare. Ha visto sbloccarsi la partita con una grande iniziativa di Folorunsho che da solo si è inventata l’azione che ha portato all’espulsione dell’avversario e a conquistare l’uomo in più in campo. Abbiamo attaccato con una Roma che improvvisamente però si è difesa meglio perché, con l’uomo in meno, ha concesso meno spazio di quello che ne avevamo ottenuto in precedenza. Abbiamo sfiorato ancora il gol in diverse occasioni, lo abbiamo ottenuto con un cambio che se non avesse funzionato sarebbe stato oggetto di critica, anzi lo era già l’uscita di campo di un attaccante per l’ingresso di un centrocampista come Gaetano e sarebbe stato questo probabilmente il motivo per il quale, secondo chi avrebbe poi indossato i panni di giudice, il risultato non sarebbe stato ottenuto. Ma il risultato è arrivato: è arrivato con un tiro di Gaetano, è arrivato con una spinta caparbia verso l’area della Roma, è arrivato combattendo su ogni pallone a muso duro nello scontro con i giallorossi. Insomma, è arrivata quella prova di una squadra che c’era prima, c’era prima, ma non sempre riusciva ad esprimere queste cose. Oggi è riuscito a farlo. Probabilmente riprenderà a non saperlo fare sempre, perché se fosse sempre così bello, se fosse sempre così facile, il Cagliari non avrebbe gli obiettivi che ha e non avrebbe il valore che ha. Noi dobbiamo sempre pensare ad una squadra che, attraverso l’impegno, attraverso il sacrificio, attraverso il duro lavoro, miri a ottenere dei risultati che siano superiori a quelle che sono le possibilità oggettive, quelle che sono le possibilità matematiche ritenute dagli altri, sapendo che però nel momento in cui questo non si realizza non le possiamo pretendere".