Thiago Ribeiro: "Cagliari, sbagliai ad andare via. Dio mi ha salvato dalla depressione"

Thiago Ribeiro: "Cagliari, sbagliai ad andare via. Dio mi ha salvato dalla depressione"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
giovedì 24 luglio 2025, 23:30News
di Vittorio Arba

Thiago Ribeiro, ​ex attaccante del Cagliari, si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. ​​Di seguito un estratto delle sue parole: "Mi pento di aver lasciato la Sardegna, potevo dare di più. Cellino voleva tenermi ma chiesi io di andarmene. Provavo angoscia a vivere, ne sono uscito grazie alla fede. E parlavo da solo, mi rasserenava. Un anno e mezzo dopo il mio addio al Cagliari, sono entrato in un buco nero. Giocavo al Santos, ma non ero felice. Provavo angoscia nel vivere. Anche se una ragione specifica non c’è mai stata. Ho cominciato a soffrire di depressione a fine 2014, ed è durata per otto anni. Un’eternità. Ho fatto migliaia di sedute da psicologi e psichiatri, ma neanche loro sono riusciti a capire realmente il mio problema. Al Santos le cose andavano bene, in famiglia anche”.

Come ne è uscito? 

“Sono una persona molto religiosa. Credo tanto in Dio e prego. Questo mi ha fatto uscire dal tunnel. È stato un percorso spirituale, anziché terapeutico. Prendevo parecchi medicinali, ma non mi servivano. I primi quattro anni sono stati i più tosti, quelli più difficili da gestire perché stavo veramente male. Non accettavo la mia condizione. Poi al settimo anno ho avuto la sensazione che tutto stava pian piano migliorando dentro di me. A un certo punto ho iniziato a parlare da solo, mi rasserenava. Ho cominciato a dormire bene, a mangiare salutare, ad andare agli allenamenti felice… Insomma, così ne sono uscito. Ringrazio Dio”. 

Se non ci fosse stata la depressione, Thiago Ribeiro avrebbe fatto un’altra carriera? 

“Senza dubbio. Ho cominciato a soffrire mentalmente quando avevo 28 anni: sono ritornato ‘normale’ a 36, neanche troppo tempo fa. La mia carriera avrebbe potuto prendere una piega diversa. Se fino a oggi ho segnato 112 gol tra i professionisti, senza depressione sarei arrivato tranquillamente a 200”.