Vittorio Sanna: "Ci è andata bene. Da Udine una ventata di speranza per il Cagliari"

Vittorio Sanna: "Ci è andata bene. Da Udine una ventata di speranza per il Cagliari"TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 11:15News
di Giorgia Zuddas

Vittorio Sanna, all’indomani del pareggio ottenuto dal Cagliari sul campo dell’Udinese, ha fatto il punto della situazione attraverso un nuovo video pubblicato sul suo canale YouTube. Il giornalista ha analizzato le difficoltà del momento e l’importanza di un risultato che, al di là del valore numerico, ha restituito fiducia all’ambiente rossoblù. Di seguito un estratto sintetizzato dalla redazione di TuttoCagliari.Net:

"Più del punto conquistato con fatica, il Cagliari torna da Udine con qualcosa di ancora più prezioso: un rinnovato ottimismo. Perché proprio l’ottimismo? Perché in una settimana in cui perdi Belotti, vieni sconfitto dall'Inter, si infortuna Gaetano, perdi Mina nel primo quarto d’ora – e potremmo continuare – la tendenza naturale sarebbe stata quella di cadere nel pessimismo. Per di più in una piazza come quella di Udine, dove le disgrazie, nella storia, sono sempre arrivate una dopo l'altra, e dove chi crede nella tradizione avrebbe potuto trovare motivo per abbattersi. Invece, la vera inversione di tendenza è stata proprio questa: uscire dallo stadio Friuli con la sensazione che, tutto sommato, ti è andata bene. Con la consapevolezza di essere riuscito ad andare controcorrente, in un campo dove spesso lasciavi anche quello che avevi meritato. Stavolta, al contrario, hai portato via forse più di quanto avessi meritato: hai commesso diversi errori, ma sei comunque riuscito a non perdere e a tornare a casa con un minimo di soddisfazione.

È vero, non si può dire che sia andata bene, anzi, dal punto di vista calcistico c'è stato davvero poco di positivo. Ma l'unica cosa – che però è anche la più importante in un campo come quello – è stata la voglia di lottare e la capacità di reggere fisicamente l'urto contro l'intensità e la forza dell'Udinese. Perché quando guardiamo una partita vediamo undici uomini contro undici, ma raramente consideriamo la differenza di forza fisica tra una squadra e l’altra. E da questo punto di vista, l'Udinese è una squadra che ti sposta con un colpo d’anca. In passato, per contrastare questo dominio strutturale, il Cagliari ha spesso dovuto ricorrere al fallo. Ricordo, ad esempio, l’espulsione di Antoine Makoumbou, che non era entrato con cattiveria, ma con un eccesso di foga e poca lucidità, proprio perché fisicamente non riusciva a reggere l'urto con gli avversari, e aveva così lasciato la squadra in dieci. Questa volta, invece, sei riuscito a interpretare bene la partita, almeno per buona parte: non sei caduto nella trappola della frustrazione fisica, soprattutto nel primo tempo, evitando di reagire con falli al dominio atletico dell'avversario. E poi, anche se con fatica, sei riuscito a portare via un punto. E questo porta a pensare: ci è andata bene. Quel "ci è andata bene" che arriva da Udine è una ventata di ottimismo, utile a scacciare il vento negativo che aveva soffiato per tutta la settimana a causa delle disgrazie che si erano accumulate. Ora, con la pausa alle porte e tanto lavoro da fare, la componente psicologica diventa determinante. Bisogna sfruttare al meglio questo spiraglio di positività per lavorare con convinzione e nelle migliori condizioni possibili".