Cagliari, Vittorio Sanna: "Prati deve dimostrare, non basta il talento"

Nel suo ultimo video pubblicato su YouTube, il giornalista Vittorio Sanna ha analizzato il test contro il Galatasaray, soffermandosi sulle prime indicazioni emerse sul piano difensivo. Tra valutazioni individuali e scelte tattiche, Pisacane continua a lavorare su un reparto ancora in costruzione. Di seguito, un passaggio del suo intervento sintetizzato da TuttoCagliari.net. "Il principale cantiere di Fabio Pisacane è il reparto difensivo. Già nella gara contro l’Ospitaletto avevamo segnalato i 90 minuti concessi a Wieteska, un dato che inizialmente poteva apparire anomalo rispetto alla consueta rotazione tra i giocatori. In realtà, considerando le numerose assenze, quella scelta risulta più comprensibile. Tuttavia, il fatto che non siano stati provati altri interpreti ha dato la sensazione di una precisa volontà: valutare a fondo Wieteska, puntando sul potenziale di un calciatore che, però, nelle ultime due stagioni non è riuscito a esprimersi al meglio. Contro il Galatasaray è stato impiegato Alessandro Deiola come centrale difensivo, una scelta tutt’altro che sorprendente. Il giocatore, infatti, ha ricoperto quel ruolo per tutta la trafila nella Primavera. Anche questa può essere letta come un’indicazione: quella di considerarlo una possibile risorsa in difesa, capace di aiutare la squadra anche in fase di interdizione e di offrire maggiore equilibrio, soprattutto in mezzo al campo.
Un contributo che, ad esempio, Prati finora non è riuscito a garantire. E qui ruotiamo attorno a un altro tema: Prati non deve pensare di essere un predestinato, uno a cui tutto debba essere riconosciuto per diritto. Deve dimostrare ciò che vale, perché se non lo fa, non può pretendere che, sulla base della sola fiducia, gli venga garantito un posto in squadra. L’occasione ti viene data, ma va anche saputa sfruttare. Non basta avere talento: non è che gli altri debbano farti spazio o riporre in te fiducia in modo incondizionato, perché ci sono anche altri che concorrono per lo stesso posto. Da questo punto di vista, secondo me, il “click” per Prati può avvenire solo a livello mentale, capendo questi meccanismi e rendendosi conto che non si è più nell’Under 21. (...) Un altro nodo riguarda l’impiego di Mina e Luperto insieme: dobbiamo ancora vederli all’opera, soprattutto in un sistema di gioco dove il marcamento a uomo lascia forse spazio a un’impostazione più adatta proprio alle caratteristiche di Mina".