Accomando: "Cagliari, Prati finalmente protagonista. Nicola non l'ha mai valorizzato"

Accomando: "Cagliari, Prati finalmente protagonista. Nicola non l'ha mai valorizzato"TUTTOmercatoWEB.com
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Ieri alle 21:15Primo piano
di Vittorio Arba

Nel corso del podcast Tutti in The BoxOrazio Accomando ha parlato in termini positivi di Matteo Prati, centrocampista del Cagliari. Di seguito le parole del giornalista di DAZN e Sportmediaset, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Matteo Prati, finalmente — mi permetto di aggiungere finalmente — protagonista. Davide Nicola, l’anno scorso, ha salvato il Cagliari in ciabatte: veramente una grande stagione, però aveva un po’, diciamo, poco valorizzato il talento del Cagliari. Cioè, Gaetano era uno che giocava poco, Prati è uno che non ha giocato mai: credo solo sei partite da titolare. Con Pisacane, Prati è diventato finalmente il titolare di questa squadra. E io mi permetto di consigliarlo per il prossimo futuro, anche per una crescita alla Roma. Perché alla Roma c’è anche Claudio Ranieri in società, che è il tecnico che ha avuto il coraggio di scommettere su questo ragazzo che arrivava dalla Serie C direttamente in Serie A con il Cagliari. Tra l’altro, il Cagliari lo acquistò per 8 milioni dalla SPAL.

Io l’ho trovato veramente maturato: ha una qualità tecnica e una gestione del pallone, secondo me, straordinaria. Ha tutto per crescere, ha tutto per diventare un giocatore forte. Domenica gli ho visto fare una cosa contro il Bologna da applausi, anche se l’azione è stata fermata dal fischio anticipato del direttore di gara: una sassata da 45 metri che si è stampata sulla traversa. È uno che vede la porta, è uno che adesso inizia a giocare in un certo modo: si prende la libertà di uscire palla al piede dalla propria metà campo, ha il lancio lungo, ha il fraseggio corto. È un giocatore che, secondo me, se si mettesse in un contesto di squadra “big”, con un allenatore come Gasperini, e soprattutto con del tempo per crescere, potrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista. Io te la butto lì: non lo vedo tanto distante dal percorso che hanno fatto i vari Rovella, Ricci e Nicolussi Caviglia. È chiaro che oggi non è ancora a quello standard lì, però può ambire a quel livello, perché tecnicamente è molto, molto forte".