Alessandro Budel: "Ieri ai punti probabilmente avrebbe meritato il Verona. Il Cagliari potrebbe interpretare queste partite con più coraggio e spregiudicatezza: a Lecce aveva vinto aggredendo alto e giocando con quattro difensori"
L’ex centrocampista rossoblù Alessandro Budel, attualmente commentatore sportivo per DAZN, ai microfoni di Tuttocagliari.net analizza la prestazione offerta ieri dal Cagliari al Bentegodi di Verona, culminata in un pareggio per 2-2 ottenuto in rimonta contro l’Hellas.
Alessandro, come si può leggere il 2-2 del Bentegodi?
“A me sembra che il Cagliari sia partito bene, con le due occasioni di Borrelli e Gaetano. Poi però dal gol del vantaggio dell’Hellas la partita è cambiata: da quel momento in avanti i gialloblù hanno preso in mano il comando delle operazioni, creando diverse opportunità da rete. In particolare sulla doppia chance per Serdar e Orban Caprile ha compiuto due veri e propri miracoli, ripetendosi poi nella ripresa su Giovane con una straordinaria parata d’istinto. Diciamo dunque che il portiere rossoblù è stato fondamentale per tenere a galla i suoi. Successivamente il Cagliari ha avuto il grande merito, nonostante gli scaligeri avessero dominato in lungo e in largo il secondo tempo, di rimettere in piedi la gara. Il gol del 2-1 di Idrissi ha restituito fiducia, poi una splendida azione personale di Felici ha timbrato il pareggio, consegnando a Pisacane un punto importantissimo che, in prospettiva futura, potrebbe rivelarsi molto pesante. Insomma, i sardi hanno carattere e personalità, anche se forse ai punti il Verona avrebbe meritato il successo.”
Lei non crede che queste gare, giocate contro le parigrado, potrebbero essere interpretate con maggiore spregiudicatezza dal Cagliari? Lo schieramento a cinque difensori, che Pisacane ripropone spesso, raramente paga. Le migliori prestazioni la compagine rossoblù le ha sfoderate giocando a quattro dietro, con un uomo in più deputato alla fase di costruzione del gioco offensivo.
“Devo dire che sono d’accordo. Fino a oggi il Cagliari, quando l’ho visto in azione, mi è piaciuto di più col modulo a quattro difensori. Probabilmente la scelta di giocare a tre-cinque dietro al Bentegodi è stata dettata dalla consapevolezza di dover affrontare due attaccanti forti e veloci, per cui Pisacane ha preferito compattarsi un pochino di più all’inizio per ‘domare’ le punte veronesi. Però in effetti, se ci pensiamo, il Sassuolo al Bentegodi ha vinto facendo la partita che solitamente fa il Verona, ovvero aggredendo alto e non lasciando respirare gli avversari. Per cui la lettura della gara da parte del mister cagliaritano avrebbe anche potuto essere diversa. Tra l’altro a Lecce i sardi avevano vinto, se non ricordo male, giocando con quattro difensori e propugnando un calcio offensivo e propositivo.”