ESCLUSIVA TC – Buscaglia (Dazn): “Cagliari sul punto di esplodere. Basta una scintilla per convincerla a essere quella che nelle potenzialità è: una grande squadra. La nuova formazione? Credo che Liverani sogni di giocare così”

ESCLUSIVA TC – Buscaglia (Dazn): “Cagliari sul punto di esplodere. Basta una scintilla per convincerla a essere quella che nelle potenzialità è: una grande squadra. La nuova formazione? Credo che Liverani sogni di giocare così”
lunedì 28 novembre 2022, 14:30Primo piano
di Roberta Lai

Quarto pareggio consecutivo e vittoria sfumata sul più bello per il Cagliari al Benito Stirpe. Un punto che dà fiducia alla squadra di Fabio Liverani che sabato prossimo affronterà il Parma tra le mura amiche dell’Unipol Domus sperando nella tanto invocata svolta. Il giudizio e l’analisi di Ricky Buscaglia, telecronista di Dazn, intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net.

Quali sono state le sue impressioni al termine del match? Che partita è stata?

“È stata una gara molto intensa con le due squadre estremamente concentrate e con un finale pazzesco in cui poteva davvero succedere di tutto. Il Cagliari ha dato dimostrazione di andare a credere nel recupero del risultato contro anche ogni logica e la soddisfazione di avere individualità in grado di creare episodi anche questi faticano ad arrivare. Rossoblù più credibili nel finale dal punto di offensivo con i tre big Mancosu, Pavoletti e Lapadula e in crescita. Fino a ieri nessuno era uscito indenne dal campo della capolista. Il Frosinone è una capolista con merito, una grande squadra che interpreta alla perfezione il campionato della Serie B con le sue icone Mulattieri e Moro che sono sempre sul pezzo, concreti, sempre pronti a sudare”.

Il Cagliari è partito in maniera diversa rispetto a quanto ci si aspettava. Quali sono i suoi punti di forza e di debolezza?

“Ogni squadra che retrocede dalla serie A ha bisogno di un periodo di adattamento a questo campionato. Innanzitutto perché tutti ti affrontano con la voglia di batterti e poi perché questo campionato ha delle regole completamente diverse rispetto alla A: qui non si gioca in punta di piedi, bisogna almeno pareggiare l’agonismo che mettono gli avversari. Da non sottovalutare la botta emotiva della retrocessione per cui i giocatori che hanno fatto parte del gruppo dello scorso anno non possono avere un umore elevatissimo. Il periodo di adattamento vale per il Cagliari ma vale per tutti. È una fase iniziale che ci sta. I punti di forza di questa formazione sono proprio le qualità individuali, io non so quanti si possano permettere in campionato un centrocampo formato da Rog, Nandez e Viola o un attacco come quello dei rossoblù. La debolezza, secondo me, va ricercata proprio nel periodo di ambientamento di cui parlavo poco fa: il Cagliari è una squadra che deve ancora completare questa fase e avere un po’ più di personalità. Il campionato è ancora molto aperto”.

La difficoltà nel gestire il vantaggio iniziale è dettato dall’essere ancora in questa fase di adattamento?

“Liverani ieri parlava di gioventù ma spesso ci sono stati anche degli errori individuali. Si torna al discorso della personalità con il Cagliari che deve cercare di gestire meglio determinate situazioni della partita. Il gol del pareggio del Frosinone è arrivato in un momento in cui il Cagliari aveva ridotto a zero i rischi. Ieri la squadra ha fatto poco per aiutare il Frosinone ma altre volte si è fatto male da solo con errori di valutazione, passaggi in uscita. Serve un po’ più di sicurezza ma io ho la sensazione che questa squadra sia veramente sul punto di esplodere. Basta una vittoria, la scintilla per convincerla a essere quello che nelle potenzialità realmente è, una grande squadra”.

Dà quindi ragione a Lapadula che ieri ha dichiarato che la svolta sia arrivata ieri vista anche la reazione finale.

“Sì, vince anche la forza della disperazione. Le risorse per fare risultato il Cagliari le ha già al proprio interno. Deve crescere in personalità e in lettura dei momenti. Quella di ieri è stata una partita dalla quale si può essere ottimisti”.

Ieri una nuova formazione in cui Lapadula risultava meno isolato e con Kourfalidis sulla trequarti. Più efficace rispetto a quella vista nelle partite precedenti? Potrebbe essere questa la vera veste del Cagliari?

“Credo che Liverani sogni di giocare così, con il rombo. Questo è il sistema di gioco con cui ha ottenuto i suoi risultati migliori in carriera. Non mi meraviglierei di rivedere un sistema di gioco simile. Lapadula, probabilmente, ha bisogno in questo momento di un partner d’attacco. Chiaro che un conto è avere Luvumbo e un altro avere Pavoletti. Il mix va cercato ma anche questo è una qualità perché puoi mettere in campo attacchi diversi in base agli avversari. Kourfalidis rientra nel contesto della valorizzazione di alcuni giovani: è un giocatore sicuramente interessante che va atteso. Nel momento in cui scegli di lanciare gente come lui ed Obert devi accettare il fatto che possano sbagliare. Resta da capire se si proseguirà con questo tipo di adattamento oppure no”.

Che tipo di calciomercato si aspetta a gennaio?

“Credo che il nuovo direttore sportivo investirà qualcosa dietro, forse è lì che bisogna mettere qualche mattone in più. Penso che uno o due elementi di esperienza possano garantire tutta un’altra sicurezza anche allo sviluppo del gioco”.

Ieri Liverani ha deciso di non schierare Altare: una “bocciatura” o una forma di protezione verso il giocatore?

“Penso sia stata semplicemente una valutazione. Nel calcio non ci sono mai bocciature definitive. Non sarei così categorico nei confronti di Altare che ha commesso un paio di errori ma che rivedremo presto come titolare”.

Sabato la sfida con il Parma. Che partita si aspetta?

“Una classica partita di questo campionato. Due delle tante formazioni che tutti vedevano nei primi posti e al momento distanti dalle loro potenzialità. Il Parma arriva da una brutta sconfitta in casa e avrà sicuramente parecchie motivazioni. Una sfida intensa tutta da gustare con due formazioni alla caccia della scintilla che possa portarle ad alzare il volume, una partita svolta per entrambe”.

Si ringrazia Ricky Buscaglia per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.