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ESCLUSIVA TC - GUGLIELMO COPPOLA: "Quest'anno il Cagliari aveva iniziato bene, poi deve essere successo qualcosa... ma è difficile fare delle considerazioni credibili dall'esterno. La società dovrebbe esporre alla piazza un progetto continuativo"

ESCLUSIVA TC - GUGLIELMO COPPOLA: "Quest'anno il Cagliari aveva iniziato bene, poi deve essere successo qualcosa... ma è difficile fare delle considerazioni credibili dall'esterno. La società dovrebbe esporre alla piazza un progetto continuativo"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
Ieri alle 18:07Primo piano
di Matteo Bordiga

È stato il bomber della resurrezione rossoblù. Ingaggiato nella stagione 1987-’88, all’indomani di una rovinosa retrocessione in serie C, ha aiutato la compagine cagliaritana a porre le basi per la risalita repentina nel gotha del calcio nazionale. Nei suoi due anni in Sardegna ha messo a segno 22 reti, conquistato una brillante promozione in serie B e vinto anche una Coppa Italia di serie C.

Guglielmo Coppola, romano, classe 1962, a distanza di tanti anni continua a seguire con grande trasporto le vicende del Cagliari Calcio. Intervistato da Tuttocagliari.net sugli ultimi sviluppi in casa rossoblù, fornisce – come suo solito – un parere sincero e spassionato.

Guglielmo, come giudica la stagione appena conclusa da Luperto e compagni?

“Diciamo innanzitutto che quando tu raggiungi l’obiettivo che la società ti aveva assegnato a inizio campionato il tuo dovere l’hai fatto. Poi se vogliamo esaminare nel dettaglio ciò che è accaduto possiamo dire che le prime partite disputate dal Cagliari avevano suscitato una buona impressione. Almeno a me la squadra era piaciuta. Poi, col passare delle giornate, qualcosa deve essere successo. Non saprei proprio dire cosa: chi valuta dall’esterno e non è al corrente di determinate dinamiche interne e di spogliatoio tipiche di una squadra di calcio non può comprendere a fondo le motivazioni di un cambio di rotta, di un’inversione di tendenza a stagione in corso. L’impressione che ho avuto io è questa: che si fosse partiti bene e che poi l’ingranaggio, in qualche sua rotella, si sia un po’ inceppato. Ripeto, non so per quale ragione. Magari ci si aspettava che potesse giocare di più quel determinato calciatore, oppure quell’altro… Fatto sta che, come dicevo all’inizio, un obiettivo era stato indicato chiaramente dalla società ai nastri di partenza del torneo e quell’obiettivo è stato centrato. Amen.

Quello che scoccia un attimino, o che lascia perlomeno perplessi, è che anche quest’ennesimo allenatore è passato al volo per Cagliari… e poi è andato via.”

Stavo giusto per chiederle il suo parere sulla vicenda-Davide Nicola, che ha appena divorziato dal club sardo.

“Anche qui: cosa c’è dietro a questa storia? Quali dinamiche l’hanno originata? Tolto Claudio Ranieri, che è un caso a parte, negli ultimi anni tutti gli altri allenatori sono venuti a Cagliari giusto per una toccata e fuga. Insomma, il Cagliari dovrebbe avere un progetto a lungo termine in grado di garantire una certa continuità. Una società così piccina, ma al contempo blasonata, dovrebbe aprire e chiudere dei cicli di lungo corso. Io credo che bisognerebbe parlare un po’ più chiaro: esporre un progetto in cui si crede fermamente e andare poi avanti fino in fondo su quella strada.”  

Capitolo-nuovo allenatore. A suo giudizio la possibile promozione di Pisacane dalla Primavera rappresenta un azzardo eccessivo o una scommessa potenzialmente vincente?

“Se si fa questa scelta la società deve spiegarne chiaramente i motivi alla piazza. Io so che Pisacane è un ragazzo che sta studiando e che è animato dalle migliori intenzioni. Potrebbe avere un futuro roseo. O almeno questo è ciò che tutti ci auguriamo. Se alla fine la panchina rossoblù fosse affidata a lui potremmo sbilanciarci nell’ipotizzare una ‘linea verde’ da parte del Cagliari, volta alla valorizzazione dei giovani talenti da affiancare, naturalmente, a elementi più esperti. Anche se a questo proposito apro e chiudo una parentesi: Piccoli, Adopo e Caprile costano tanto. Cosa intende fare o può fare la società? Riscattarli? Rispedirli al club di appartenenza? Insomma, è difficile dare un giudizio compiuto su tutto quello che sta succedendo al Cagliari se non siamo in possesso di determinate informazioni.”