ESCLUSIVA TC - MARIO BERETTA: "A Bari pugliesi remissivi per merito del Cagliari, non per scelta deliberata. Con gli infortuni di Rog e Lapadula fondamentale ampliare l'organico. Per Shomurodov la maglia rossoblù è l'occasione giusta per esplodere"

ESCLUSIVA TC - MARIO BERETTA: "A Bari pugliesi remissivi per merito del Cagliari, non per scelta deliberata. Con gli infortuni di Rog e Lapadula fondamentale ampliare l'organico. Per Shomurodov la maglia rossoblù è l'occasione giusta per esplodere"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
lunedì 7 agosto 2023, 16:17Primo piano
di Matteo Bordiga

Prima allenatore di lungo corso in serie A e B, con tantissime esperienze al suo attivo in giro per lo Stivale, poi straordinario valorizzatore di giovani promesse del calcio italiano al Cagliari e al Milan.

Vero Re Mida del settore giovanile, Mario Beretta è rimasto profondamente legato alla società rossoblù e alla Sardegna, dove si è trovato benissimo e dove ha potuto lavorare in piena autonomia e serenità.

Ha seguito i playoff di serie B e applaudito la promozione del Cagliari, sulla quale ha le idee ben chiare.

Mario, che impressione le ha fatto il Cagliari nella doppia finale col Bari?

“All’andata, a Cagliari, aveva fatto sicuramente meglio il Bari, costruendo molte più occasioni e prevalendo nei confronti della compagine rossoblù proprio sul piano del gioco. Al ritorno direi che la sfida è stata estremamente equilibrata, come era naturale che fosse. In queste gare di fine stagione, così tirate e combattute, serve anche un pizzico di fortuna. Penso al palo di Folorunsho pochi minuti prima del gol di Pavoletti, che avrebbe potuto cambiare completamente la storia del match e del campionato.

Però, se ci pensiamo, i playoff si ‘spalmano’ su cinque partite: una di spareggio e due turni di andata e ritorno. Alla fine - e alla lunga - a salire è sempre la squadra che lo merita di più: c’è poco da fare.

Quanto all’atteggiamento di ‘attesa’ del Bari nel match di ritorno al San Nicola, di cui si è tanto discusso e che è stato tanto criticato, io ho qualche dubbio sul fatto che si sia trattato di una scelta tattica deliberata. Potrebbe anche essere stata l’intraprendenza del Cagliari a costringere i pugliesi sulla difensiva. Io conosco piuttosto bene Mignani, l’allenatore del Bari. E ho anche visto molte gare dei biancorossi nell’ultima stagione: non mi sono mai sembrati una squadra che speculasse sul risultato o che tendesse a coprirsi per poi ripartire in contropiede. Al contrario: gli uomini di Mignani hanno quasi sempre cercato di fare la partita. Per cui tendo a credere che l’andamento del match di ritorno sia stato più orientato dai meriti del Cagliari che condizionato da un’ipotetica scelta conservativa dei baresi.”

Come vede i rossoblù a due settimane dall’inizio del campionato di serie A? La squadra è in costruzione, soprattutto per via degli infortuni di Rog e Lapadula: lei ritiene che abbia oggettivamente ancora bisogno di alcuni innesti di qualità per poter puntare a una salvezza tranquilla e senza patemi d’animo?

“Senz’altro c’è una buona base da cui ripartire, come c’era due anni fa dopo la rocambolesca retrocessione maturata a Venezia. È chiaro che gli infortuni di Lapadula e Rog sono estremamente penalizzanti: per affrontare la serie A occorre attrezzarsi, anche dal punto di vista numerico. Poi dispiace particolarmente per il croato, perché tre infortuni al crociato sono a dir poco devastanti. Io mi auguro che possa riprendere a giocare, ma si tratta di una situazione che il club, inevitabilmente, dovrà valutare con attenzione.

Quel che è certo è che, stante la rosa attuale, un ulteriore intervento sul mercato è assolutamente necessario. Aldilà del livello oggettivo del massimo campionato, molto superiore a quello della serie B, si gioca anche spesso. E c’è pure una competizione come la Coppa Italia da onorare. Proprio numericamente il Cagliari ha bisogno di qualche altro innesto.”

Quale sarà a suo avviso la posizione in cui Ranieri impiegherà il neoacquisto Shomurodov, attaccante bravo a legare il gioco e a prendere parte alla manovra offensiva ma, almeno nelle ultime stagioni, piuttosto asfittico dal punto di vista realizzativo?

“Ranieri giocherà sicuramente, come sempre, con le due punte. Ora come ora a disposizione ci sono Pavoletti, Luvumbo e Shomurodov, tra i quali scegliere due attaccanti in base a tante variabili, come lo stato di forma o gli avversari di turno.

Riguardi i pochi gol segnati ultimamente dall’uzbeko, va anche detto che spesso e volentieri nello Spezia subentrava a partita in corso, così come nella Roma. Quello dell’attaccante è un ruolo particolare: a volte si rimane un paio d’anni senza segnare tanto, poi si esplode e si comincia ad andare stabilmente in doppia cifra. Dipende da tante cose: dall’ambiente, dall’allenatore, dalla situazione contingente. Ma partiamo da un dato di fatto: Shomurodov conosce già il campionato italiano, perché lo frequenta ormai da tempo. Ora veste la maglia di un club importante e stimolante, la piazza ideale per rilanciarsi e per mettere in mostra tutto il suo potenziale.”