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ESCLUSIVA TC - MARIO BERETTA: "Il Lecce verrà a Cagliari con la voglia di imporre il proprio gioco: non sarà una sfida facile per i ragazzi di Ranieri. I salentini manovrano bene e sanno attaccare la profondità. Ma i sardi alla fine si salveranno"

ESCLUSIVA TC - MARIO BERETTA: "Il Lecce verrà a Cagliari con la voglia di imporre il proprio gioco: non sarà una sfida facile per i ragazzi di Ranieri. I salentini manovrano bene e sanno attaccare la profondità. Ma i sardi alla fine si salveranno"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Federico De Luca
giovedì 2 maggio 2024, 15:41Primo piano
di Matteo Bordiga

Mario Beretta, allenatore di grande esperienza, è un doppio ex della sfida in programma domenica all’Unipol Domus tra Cagliari e Lecce. Ha infatti guidato i salentini nella stagione 2008-2009, mentre a Cagliari ha svolto un lavoro molto proficuo e apprezzato all’interno del settore giovanile, con l’obiettivo di costruire e forgiare nuovi talenti in erba.

Mario, che gara si aspetta domenica? Il Cagliari viene dalla caduta rovinosa di Genova, mentre il Lecce ha quasi tagliato il traguardo stagionale della salvezza.

“Il Lecce è molto vicino alla permanenza in serie A, ma manca ancora la certezza matematica. Sono sicuro al cento per cento che domenica non concederà assolutamente niente, intanto perché deve mettersi completamente al sicuro e poi perché ognuno fa sempre la propria partita fino in fondo. In più i salentini sono una compagine quadrata e giocano bene.

Non sarà quindi una sfida semplice per il Cagliari, che però quando scende in campo col sostegno del pubblico amico ha sempre una marcia in più. Certo, la prestazione di Genova è stata brutta, ma ci può stare dopo un trittico di gare molto positive come quelle contro Atalanta, Inter e Juventus. Tre partite che hanno portato punti forse addirittura insperati, utilissimi per costruire la salvezza mattoncino dopo mattoncino.”

Secondo lei cosa può essere successo ai sardi a Marassi? Hanno pesato fin troppo le assenze o il Genoa si è semplicemente dimostrato superiore?

“A volte, sbagliando, si pensa che dopo aver fatto benissimo contro tre avversari di grande blasone poi, incontrando il Genoa, si possa non dico passeggiare, ma certamente giocare ancora meglio. Invece non funziona così. Il Grifone ha un bell’impianto di gioco, e in casa è doppiamente temibile. Semplicemente, dal punto di vista tecnico ma anche tattico alcune squadre riescono a metterti più in difficoltà rispetto ad altre.”

Venendo al Lecce, quali insidie tecnico-tattiche presenterà il prossimo crocevia dell’Unipol Domus? Come approcciano le partite i giallorossi di Gotti lontano dal Via del Mare?

“Intanto il Lecce verrà sicuramente a Cagliari a cercare di fare la partita. Non speculerà sul risultato, perché uno come Gotti prova sempre a imporre il proprio gioco. Naturalmente poi bisognerà vedere cosa e quanto gli concederà il Cagliari. Ma i giallorossi sono bravi a palleggiare, a manovrare e anche ad attaccare la profondità. E stanno disputando un’ottima stagione, all’insegna della tranquillità.”

Mario, a quattro giornate dalla fine quante chance di salvezza attribuisce all’undici di Ranieri?

“Francamente non lo so. Non sono in grado di indicare un numero. Però credo che, allo stato attuale, le probabilità siano molto alte. Solo tre lunghezze separano Nandez e compagni dalla zona retrocessione, ma di una cosa sono pressoché certo: non so come e non so dove, ma il Cagliari farà i punti che gli consentiranno di raggiungere l’obiettivo. Magari già contro il Lecce e poi a Sassuolo, nell’altro scontro diretto, oppure strappandoli proprio a Milan e Fiorentina, gli avversari apparentemente più scomodi. Non c’è nulla di scritto in questo sport: non mi sorprenderei se i ragazzi di Ranieri alla fine si mettessero al sicuro a San Siro e poi in casa contro i viola di Vincenzo Italiano. È importante capire che tutte le partite vanno giocate con la convinzione di poter portare a casa un risultato positivo.”