ESCLUSIVA TC - MARIO IELPO: "Ultime due stagioni del Cagliari memorabili, ma anche incredibilmente fortunate. Non si può fare affidamento sulla buona sorte in eterno. Mi sembra che non si pongano le basi per un successo lungo e duraturo"

Mario Ielpo, portiere rossoblù – tra i più performanti ed efficaci in assoluto – tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, prova a fare il punto sul rinnovato Cagliari di Davide Nicola, che si appresta ad affrontare una stagione nuova tutta da scoprire e da decifrare.
Mario, che valutazioni si sente di fare in generale sulla formazione isolana, attesa la prossima settimana dal debutto casalingo in serie A contro la Roma?
“Dico che ormai sono molti, forse troppi anni che il Cagliari fatica a salvarsi in serie A. Tra imprese miracolose e retrocessioni inaspettate, il cammino è sempre tortuoso e complicato. Le ultime due stagioni con Claudio Ranieri sono state memorabili, ma – parliamoci chiaro – anche incredibilmente fortunate. Bisogna essere sinceri. Ranieri è uno dei più grandi allenatori della storia del calcio: è uno che ci crede sempre e comunque, e questa è la sua forza principale. Però per vincere uno spareggio promozione al novantaquattresimo, e poi per ottenere una salvezza come quella conseguita l’anno scorso, serve anche che tutte le cose girino per il verso giusto. Ecco, non si può pensare di continuare in eterno, a prescindere da chi sia l’allenatore, a speculare sulla buona sorte. Perché prima o poi la dea bendata ti volta le spalle.
Il Cagliari dovrebbe costruire delle squadre più solide, per non essere costretto a soffrire sempre fino alla fine del campionato. Anche perché quest’anno sono salite in serie A compagini, come il Como e il Parma, che hanno alle spalle delle proprietà ambiziose, desiderose di disputare un torneo da protagoniste.”
Che opinione ha di Davide Nicola, l’uomo scelto per succedere a Ranieri?
“Con Davide siamo stati compagni di squadra al Genoa. Di più: è stato il mio compagno di camera. Anche se non lo sento da vent’anni, lo stimo e gli voglio bene. Mi auguro che abbia la tranquillità psicologica necessaria per fare un buon campionato fin dall’inizio. Al pari di Ranieri, in passato bollato come tecnico mai vincente nonostante le imprese clamorose che aveva realizzato in varie piazze, paga la nomea che gli hanno attribuito i giornalisti. Viene infatti considerato il mago delle salvezze da subentrante, mentre per alcuni addetti ai lavori prendendo le redini della squadra fin da inizio stagione farebbe più fatica. Speriamo che questa etichetta, decisamente riduttiva, non gli pesi e non gli faccia fare degli errori. È l’unico dubbio che posso avere sul suo conto.”
Alla luce del mercato fin qui condotto nella campagna di rafforzamento estiva, a suo parere il Cagliari rispetto alla scorsa stagione è più o meno competitivo?
“Io ho l’impressione che al Cagliari non vengano poste le basi per fare bene continuativamente e nel lungo periodo. Mi sembra che da un po’ di tempo si pensi a sopravvivere giorno dopo giorno. A occhio e croce il percorso tracciato per i rossoblù appare più o meno il solito. Per cui speriamo, almeno, di non dover soffrire troppo.”