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ESCLUSIVA TC - NICOLA LEGROTTAGLIE: "Pisacane non dovrà commettere l'errore di riproporre in prima squadra gli stessi identici principi tattici che propugnava coi giovani della Primavera. In serie A serve coraggio, ma è fondamentale l'equilibrio"

ESCLUSIVA TC - NICOLA LEGROTTAGLIE: "Pisacane non dovrà commettere l'errore di riproporre in prima squadra gli stessi identici principi tattici che propugnava coi giovani della Primavera. In serie A serve coraggio, ma è fondamentale l'equilibrio" TUTTOmercatoWEB.com
Oggi alle 15:29Primo piano
di Matteo Bordiga

L’ex viceallenatore del Cagliari Nicola Legrottaglie (nel 2017, per esplicita volontà del tecnico Massimo Rastelli, entrò a far parte dello staff rossoblù), interpellato da Tuttocagliari.net, commenta la scelta del presidente Giulini di affidare a Fabio Pisacane la panchina della prima squadra isolana.

Fermo restando che il mister napoletano dovrà naturalmente essere libero di esprimere le proprie idee tattiche, a giudizio di Legrottaglie “sarà fondamentale che dia alla squadra fin da subito il giusto equilibrio. Pisacane non deve dimostrare di essere bravo: deve far rendere al cento per cento i giocatori che la società gli ha messo a disposizione”.

Nicola, lei ha avuto modo di conoscere Fabio Pisacane durante la sua esperienza in Sardegna. Pensa che la scommessa di Giulini possa alla lunga rivelarsi una mossa vincente?

“Sarà il campo, unico giudice supremo, a stabilirlo. Da un lato Giulini, lanciando un giovane, ha dimostrato di avere coraggio. E questa è una cosa che a me piace: in questo momento storico il movimento calcistico italiano ha bisogno di investire sui giovani talenti, dando loro fiducia incondizionata. Per contro poi bisognerà vedere se nella pratica Fabio, assieme al suo staff, saprà essere all’altezza della situazione. D’altro canto non credo che il presidente sia improvvisamente impazzito: prima di affidare la squadra a Pisacane avrà valutato attentamente tutti i pro e i contro. Fossi nei panni dei tifosi del Cagliari, mi fiderei dell’intuizione di Giulini.”

Secondo lei che tipo di allenatore è e sarà Fabio Pisacane? Da calciatore era un difensore molto disciplinato e affidabile, mentre alla guida della Primavera ha fatto vedere un calcio piuttosto aggressivo e arrembante. Come si comporterà alle prese con la prima squadra?

“Fabio sa benissimo che stiamo parlando di due livelli completamente diversi. Lui ha senz’altro un’idea di calcio ben precisa in testa, ma poi deve contestualizzarla. Spero non commetta il tipico errore che fanno certi allenatori emergenti, convinti di poter riproporre in prima squadra gli stessi identici principi tecnico-tattici che veicolavano al timone della Primavera. Certo, Fabio non dovrà snaturarsi ed è lecito che voglia imprimere alla squadra la sua identità di gioco. Ma dovrà essere abile nel trovare il giusto bilanciamento: se in serie A ti scopri troppo e non conosci a fondo i meccanismi e gli equilibri della pressione, beh rischi di doverti portare appresso il pallottoliere.

Sono comunque sicuro che Fabio, di concerto col suo staff, avrà il buon senso e la saggezza di introdurre i suoi principi piano piano, senza compiere rivoluzioni drastiche e improvvise dettate dalla volontà di dimostrare che è bravo. Lui non deve dimostrare che è bravo: deve fare quello che serve alla squadra per poter ben figurare nel prossimo campionato.”