ESCLUSIVA TC - PIETRO LO MONACO: "Il Cagliari, che è una società di A/B, deve necessariamente puntare sui giovani. Anche in panchina. Pisacane ha dimostrato di avere delle qualità, e il club sardo ha fatto benissimo a investire su di lui"

Pietro Lo Monaco, decano dei dirigenti sportivi italiani e scopritore di numerosi talenti (tra cui il peruviano Vargas e l’estroso uruguaiano Martínez), promuove a pieni voti la scelta del Cagliari di affidare la panchina al giovane Fabio Pisacane, reduce da una brillante stagione al timone della Primavera isolana.
Intervistato da Tuttocagliari.net, Lo Monaco sottolinea “che il percorso di un allenatore deve pure iniziare da qualche parte. Al di là dell’età, questa è una professione per la quale devi essere portato. E Pisacane ha delle significative qualità, certificate dal gran lavoro che ha svolto con il settore giovanile del Cagliari”.
Pietro, i tifosi rossoblù sono combattuti tra la curiosità di vedere all’opera un tecnico privo di esperienza tra i professionisti, ma capace di far giocare benissimo la Primavera cagliaritana, e la preoccupazione per quello che potrebbe essere stato un “azzardo” da parte della società presieduta da Tommaso Giulini. Lei come valuta la scommessa-Pisacane?
“Molto dipende da quella che io definisco la valenza tecnica della società. In questo caso credo che i presupposti siano ottimali: il Cagliari ha ingaggiato un direttore sportivo, come Angelozzi, navigato e sempre sul pezzo. Uno che conosce bene gli ingranaggi che muovono il mondo del calcio e che saprà essere una buona cartina di tornasole per il tecnico. Quanto allo stesso Pisacane, ha dimostrato di avere delle qualità. Del resto un allenatore o sa o non sa, a prescindere dalla sua età anagrafica. Naturalmente l’esperienza non si compra al supermercato, ma si acquisisce progressivamente. In questo caso il Cagliari parte da un’ottima base: Fabio è un allenatore giovane e preparato, come testimoniano i risultati ottenuti alla guida del settore giovanile rossoblù. Non era facile alzare la Coppa Italia di categoria e disputare un campionato così entusiasmante e vissuto sempre da protagonisti.
Il Cagliari è una piccola società di A/B, nel senso che per lo più milita nel massimo campionato nazionale ma ogni tanto può incorrere in qualche spiacevole incidente di percorso, al quale di solito rimedia prontamente. Una società di questo tipo deve necessariamente puntare - anche in panchina - sui giovani, i quali a loro volta per maturare esperienza dovranno pure iniziare da qualche parte. L’importante è che il tecnico in questione, proprio come Pisacane, abbia già dimostrato di avere le qualità per ricoprire quell’incarico.”
Di sicuro la speranza dei tifosi per l’anno che verrà è quella di vedere un Cagliari, oltre che più competitivo, anche più divertente. Nello scorso campionato sono arrivate tantissime sconfitte decisamente meritate, soprattutto in casa, e la squadra non ha quasi mai proposto un gioco piacevole e convincente.
“Ecco, magari la scelta di un tecnico giovane va proprio in questa direzione. Pisacane ha delle idee e un certo modo di vedere il calcio, e il Cagliari - giustamente - ha scelto di puntare su di lui. D’altronde io a Catania avevo dato fiducia a Vincenzo Montella, il quale non aveva mai allenato prima. Ognuno ha bisogno di compiere il suo percorso: non ci si può inventare allenatori dall’oggi al domani.”