ESCLUSIVA TC – Razzini (Gazzetta dello Sport e Gazzetta di Parma): “Cagliari squadra da promozione diretta, mi aspettavo molto di più. Sabato? Una bella partita in cui entrambe le squadre dovranno fare attenzione alle individualità in campo”

ESCLUSIVA TC – Razzini (Gazzetta dello Sport e Gazzetta di Parma): “Cagliari squadra da promozione diretta, mi aspettavo molto di più. Sabato? Una bella partita in cui entrambe le squadre dovranno fare attenzione alle individualità in campo”TUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 1 dicembre 2022, 13:30Primo piano
di Roberta Lai

A due giorni da Cagliari-Parma, match valevole per la quindicesima giornata del campionato di serie B, Pietro Razzini, giornalista della Gazzetta dello Sport e Gazzetta di Parma, è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni per parlare dello stato di forma della squadra guidata da Fabio Pecchia e per esprimere la sua opinione sul momento dei rossoblù.

Il Parma è reduce dalla sconfitta con il Modena: come si sta preparando la squadra in vista del match di sabato contro il Cagliari?

“Nonostante la sconfitta dello scorso weekend con il Modena, il Parma sta preparando in maniera abbastanza tranquilla la gara contro il Cagliari. Questo è un indice molto positivo perché abbiamo ben presente gli anni passati durante i quali una piccola problematica andava sempre a creare un polverone. Il fatto che adesso si ragioni più su un obiettivo a lungo termine dà valore al lavoro che sta facendo Pecchia”.

Cosa non ha funzionato contro la squadra di Tesser?

“Sembrerebbe troppo facile dire che ha funzionato poco o niente nel momento in cui si va a vedere il risultato e nel momento in cui pensi che il Parma aveva una posizione in classifica tale da dover vincere la partita in casa contro il Modena. Il derby, però, è sempre una gara molto particolare e il risultato finale, infatti, è andato a determinare che non sempre quella che è più in alto in classifica va a vincere. Cosa non ha funzionato? Si poteva fare di più in attacco, reparto che rimane un’arma importantissima per Pecchia perché i giocatori di talento sono numerosi e finalmente si stanno recuperando praticamente tutti quei giocatori che negli ultimi tempi sono stati infortunati. Hanno bisogno di tempo, di minuti di gioco, adesso l’unica cosa è darglieli”.

Le aspettative nei confronti del Parma, vista anche la delusione dello scorso anno, sono alte. Si parla di una squadra completa, attrezzata per risalire ma come sta avvenendo un po’ a Cagliari si stanno riscontrando delle difficoltà a livello di continuità nei risultati e nello sfruttare al meglio il possesso palla. A cosa è dovuta la difficoltà nel trovare la via del gol?

“Credo che il discorso sia legato soprattutto alla mancanza di continuità che alcuni giocatori di qualità sono stati costretti per vari infortuni. Adesso recuperiamo Mihaila, Bernabé inizia a mettere minuti importanti nelle gambe. Vazquez finora ha giocato con continuità ma dovendosi mettere sulle spalle tutto il peso della creazione del gioco, anche lui quindi ha patito la mancanza di alternative, di compagni di qualità che potessero sopperire in qualche modo ai suoi momenti down. Gli infortuni sono stati le motivazioni maggiori che non hanno permesso di avere quella continuità in campo che permette poi di rischiare la giocata perché ti senti bene e nelle condizioni di fare quello che la testa ti dice”.

Quali sono i punti di forza della compagine guidata da Fabio Pecchia? Dove può effettivamente arrivare e quali potrebbero essere i rinforzi a gennaio?

“Il Parma è una squadra equilibrata. Con gli acquisti fatti nel mercato estivo, Pecchia ha ora a disposizione una squadra in cui in ogni reparto ci sono dei giocatori che possono svolgere al meglio il ruolo che l’allenatore ha previsto per loro. Purtroppo, un giocatore carismatico come Buffon sta giocando pochissimo ma la sua presenza si fa sentire nello spogliatoio ed è una guida importante anche per un giovane come Edoardo Corvi, il portiere che da qualche settimana ha preso stabilmente il posto da titolare e che è già nel mirino di squadre di serie A. Per quanto riguarda il mercato in entrata i nomi non sono tanti: Baez, interessante esterno uruguaiano della Cremonese seguito anche dal Frosinone. Dove si può effettivamente arrivare? Questi alti e bassi, forse, non ti permettono di andare verso la promozione diretta. Penso che questo Parma debbe arrivare ai playoff perché è una squadra forte, compatta, di qualità”.

Anche il Cagliari va alla ricerca della partita che possa dare la svolta a una stagione finora al di sotto delle aspettative. Come vede il gruppo di Liverani?

“Dal Cagliari mi aspettavo molto di più. Anche semplicemente guardando gli uomini in rosa, questa è una squadra da promozione diretta, non mancava nulla in nessun reparto per ambire a quest’obiettivo. Tante volte basta una scintilla, un qualcosa che anche nella maniera più inaspettata possa cambiare la stagione. Spero che questo non avvenga sabato con il Parma, ovviamente (ride, ndr)”.

Che tipo di partita si aspetta? Pecchia insisterà sul 4-2-3-1? Quali potrebbero essere le scelte del tecnico?

“Una bella partita visti i nomi in campo. Non penso che saranno due squadre intimorite dalla possibilità di non prendere i tre punti perché di punti ce ne sono ancora tanti a disposizione e la possibilità di risalire in classifica c’è per tutte e due. Credo che Pecchia cercherà di dare continuità al suo 4-2-3-1 poi vedremo se ci saranno delle sorprese date dalle posizioni in campo. Ci sono giocatori come Vazquez e Bernabé che sono intercambiabili come ruolo. Bernabè, contro il Modena, è partito sulla trequarti mentre Vazquez è ormai diventato un tutto campista. Per quanto riguarda le scelte, penso che si andrà sulla falsariga di ciò che abbiamo visto nelle ultime settimane, cercando di recuperare a poco a poco quelli che sono i giocatori fondamentali, tra cui  Mihaila che non partirà dall’inizio ma avrà un minutaggio maggiore rispetto all’ultima gara. Chi può risolvere la partita può essere Inglese, Mihaila, Bernabè, Vazquez anima e cuore della squadra, Estevez. Ci sono tanti giocatori nel Parma che possono fare la differenza, lo stesso Del Prato che è stato risolutivo in alcune situazioni in cui la squadra non riusciva a segnare. Entrambe le squadre dovranno stare attente alle individualità in campo”. 

Si ringrazia Pietro Razzini per la disponibilità e la cordialità nell’accettare e svolgere questa intervista.