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ESCLUSIVA TC - ROLANDO BIANCHI: "Nicola a Cagliari ha fatto ciò che doveva fare: il bilancio stagionale dei rossoblù è positivo. L'idea-Pisacane? Sarebbe una scommessa stimolante. Ma al tecnico campano andrà consentito anche di sbagliare"

ESCLUSIVA TC - ROLANDO BIANCHI: "Nicola a Cagliari ha fatto ciò che doveva fare: il bilancio stagionale dei rossoblù è positivo. L'idea-Pisacane? Sarebbe una scommessa stimolante. Ma al tecnico campano andrà consentito anche di sbagliare"TUTTOmercatoWEB.com
© foto di Raimondo De Magistris
Oggi alle 18:12Primo piano
di Matteo Bordiga

Militò tra le fila del Cagliari nella stagione 2004-’05: l’anno in cui l’attacco rossoblù era illuminato dalle quattro frecce Zola-Suazo-Esposito-Langella. Ciononostante, a margine del “quadrilatero magico”, anche lui - Rolando Bianchi da Lovere, provincia di Bergamo - riuscì a dare il suo ragguardevole contributo al reparto offensivo dell’undici allenato da Daniele Arrigoni.

Oggi allenatore, Bianchi – interpellato da Tuttocagliari.net – commenta la stagione vissuta sull’ottovolante dal Cagliari di Davide Nicola e il recente, rumoroso addio del tecnico piemontese al club isolano.

Rolando, il campionato dei sardi si è concluso con una salvezza sofferta e con un gran numero di sconfitte: ben venti. Il gioco, con Davide Nicola in panchina, non ha mai convinto. Ma l’obiettivo stagionale è stato centrato.

“Io ho sempre stimato tantissimo Davide Nicola: un allenatore competente e molto preparato. Non so come mai si sia separato dal Cagliari: probabilmente c’erano delle divergenze con la società. Ma lui ha senz’altro fatto ciò che doveva fare: la compagine isolana, a ben vedere, ha sempre lottato per la salvezza. E lui l’ha salvata con una giornata di anticipo.”

Quindi ritiene che il bilancio, nel complesso, sia positivo?

“Secondo me sì, senza dubbio. Anche perché questo è stato un campionato particolare, con squadre molto scomode da affrontare. Penso che Nicola abbia tirato fuori veramente il massimo dai suoi giocatori.  Poi naturalmente si sarebbe potuto far meglio, perché tutto è perfettibile. Ma si sarebbe potuto anche fare peggio…”

Secondo lei in quali reparti è più urgente intervenire in sede di calciomercato per colmare le lacune messe in mostra quest’anno dalla squadra?

“Intanto comincio col dire che ho un debole per Roberto Piccoli: un attaccante che mi è sempre piaciuto moltissimo – fin da quando militava nelle giovanili dell’Atalanta – e che, ne sono convinto, farà strada anche in Nazionale maggiore. Io credo che la dirigenza debba prendere un altro attaccante valido, proprio per dare una mano a Piccoli, e poi un rinforzo in difesa. Ma molto dipenderà dallo stile di gioco che vorrà adottare Fabio Pisacane – se sarà lui il prescelto di Giulini per la sostituzione di Nicola – un ragazzo il cui percorso alla Primavera ho seguito con molto piacere.”

A proposito di Pisacane: se la scelta dovesse davvero ricadere su di lui si tratterebbe di una decisione molto coraggiosa da parte della società. Secondo lei potrebbe trasformarsi in un boomerang o ci sono tutti i presupposti affinché il tecnico campano “assorba” in poco tempo il gran salto dal settore giovanile alla prima squadra?

“La scommessa secondo me ci sta. Certo, lo step è molto importante e significativo, ma non rappresenta certo una missione impossibile. Però con lui bisognerà avere pazienza ed equilibrio: è fin troppo facile puntare il dito contro un giovane allenatore quando le cose non vanno per il verso giusto. Invece a Pisacane andrà concessa la possibilità di sbagliare: andranno messi in conto dei momenti di affanno e di difficoltà. Però l’ambiente di Cagliari è l’ideale per consentire a Fabio e alla squadra di fare un percorso di crescita progressiva.”