Il figlio di Cenzo Soro all'Unione: "Il più grande rimpianto di mio padre fu quello di non portare il Cagliari in Serie A. Molinas e Ranieri due figure che apprezzava molto"

Vincenzo “Cenzo” Soro nasce a Cagliari nel 1913 e iniziò il suo percorso sportivo nell’atletica leggera. Ottenne ottimi risultati nel salto in lungo e nel salto in alto, prima di dedicarsi esclusivamente al calcio. Portiere di ruolo, debuttò in Serie B con la casacca del Cagliari e non impiegò tanto tempo per mettersi in mostra, tante le squadre interessate a lui coe la Juventus e il Torino. Ma un infortunio spezzò quel sogno. In seguito lasciò i pali per diventare allenatore. Soro è stato il primo allenatore capace di sfiorare la Serie A con il Cagliari: un traguardo sfumato nello spareggio contro la Pro Patria al termine della stagione 1953-54. Insieme a Gigi Riva realizzò la prima scuola calcio in Sardegna, che tuttora porta il nome del bomber. Soro si è spento nel 2010 all’età di 96 anni. All'Unione Sarda il figlio Giorgio lo ricorda in una lunga intervista. Ecco alcuni estratti: "Era direttore tecnico, quando l'allenatore del Cagliari Federico Allasio si dimise, nel 1954. Il presidente Dalmasso lo chiamò, gli offrì il contratto da allenatore: lui accettò, ma da volontario. Aveva uno stipendio, non gli sembrava corretto.
"Il più grande rimpianto di mio padre? Arrivò a un centimetro dal sogno di portare il Cagliari in Serie A e non ci riuscì. Lui, ex giocatore, sardo e cagliaritano: sarebbe stata una favola. Quella sconfitta non l'ha mai accettata"
"Apprezzava Claudio Ranieri: lo impressionava come tenesse unito il gruppo. L'altro è Enzo Molinas: tra loro il rapporto fu più che professionale, lo stimava moltissimo"