Il Lecce per sfatare il tabù Sant'Elia
Donadoni lancia Matri e Nenè

Il Lecce per sfatare il tabù Sant'EliaDonadoni lancia Matri e NenèTUTTOmercatoWEB.com
© foto di Alberto Mariani
domenica 28 novembre 2010, 08:30Primo piano
di Fabio Frongia
Il Cagliari di Donadoni (alla prima in casa in campionato) affronta i giallorossi salentini per cercare di dare seguito alla vittoria di Brescia

La seconda partita di quel ciclo di scontri diretti che dovrebbero dare una fisionomia certa al campionato del Cagliari. Quella contro il Lecce è una gara importante quanto difficile per i rossoblù di Roberto Donadoni, che vogliono dimostrare che il successo di Brescia non è stato frutto del caso e che il rovescio interno in Coppa Italia è stato portato dalla poca convinzione, dalle tante assenze e non da mali incurabili della squadra. Al “S.Elia” arriva il gruppo allenato da Luigi De Canio, compagine talentuosa, giovane e schizofrenica, risultati alla mano. Una squadra capace di bloccare Inter, Fiorentina e Palermo (quest'ultima in trasferta), ma anche di raccogliere un solo punto lontano dal Salento, con il corollario dei pesanti 4-0 in casa di Milan e Juventus.
Il principale compito per il Cagliari sarà prima di tutto quello di non sottovalutare l'avversario. E, non secondario, e come ricordato da Donadoni in conferenza stampa, mantenere la tensione (e l'attenzione) costante per tutti i 90'. Sia a Brescia (primo tempo disastroso) che giovedì il Cagliari è andato a corrente alternata, cosa che potrebbe essere deleteria contro una squadra “ballerina” ma capace di punirti in qualsiasi momento con i suoi veloci uomini avanzati. I rossoblù dovranno fare la partita, servirsi di Cossu come faro della manovra offensiva (la sfida col Bologna ha dimostrato l'imprescindibilità dal folletto cagliaritano), e ritrovare la vena realizzativa degli attaccanti.
Difficilmente il Lecce arriverà in Sardegna per fare le barricate. Una squadra con molti ragazzi giovani, che in tutte le partite, sia quando ha perso (malamente) che quando ha fatto risultato, ha sempre cercato di costruire più che distruggere. De Canio ha elogiato in lungo e in largo la rosa rossoblù, amante com'è del calcio frizzante che giocatori come Cossu, Matri e Lazzari (al ritorno tra i convocati) possono esprimere.
Cagliari e Lecce sono due formazioni tatticamente simili, entrambi prevedono il trequartista (talvolta, come potrebbe essere domani, il Lecce ne presenta due dietro una punta sola) con un centrocampo a tre alle spalle. De Canio è abituato a sorprendere per quanto riguarda gli individui da mandare in campo (domani ci sono almeno tre ballottaggi), ma sicuramente non sceglierà Daniele Corvia per l'attacco. La sua esclusione dai convocati è stata giustificata dal tecnico come frutto di una scelta tecnica, ma in realtà dovrebbe essere il risultato di una settimana tribolata nella quale l'ex romanista ha sbottato contro alcune cose che, a suo dire, non vanno bene nella gestione tecnica. Anche lo stesso De Canio e il presidente Semeraro (protagonisti di una querelle a inizio stagione) si erano lamentati nei giorni scorsi per alcuni episodi arbitrali contrari ai pugliesi.
Ci sono dunque tutti gli ingredienti per una partita “piccante” al “S.Elia”, condita dal ritorno di Jeda, ex col dente non avvelenato, e resa ancor più insidiosa dal meteo che si prevede da tregenda. Un match che Donadoni dovrebbe affrontare senza troppe sorprese di formazione: il tecnico bergamasco ritrova Agostini (squalificato a Brescia) in difesa, non rischia Lazzari dal primo minuto e ha l'unico dubbio in attacco. Laddove Nenè appare favorito su Acquafresca. Dipenderà dal tipo di partita che si vorrà impostare, anche se Donadoni ha predicato pazienza e capacità di aspettare il momento per colpire il Lecce. I salentini, come detto, potrebbero optare per un 4-3-2-1 con Jeda e Di Michele alle spalle di Ofere, mentre in mediana dovrebbe essere confermato il giovane, scuola Roma, Bertolacci.
Questi i giocatori che il tecnico lucano dovrebbe scegliere per ottenere la prima vittoria del Lecce in serie A sul campo del Cagliari (4 sconfitte su 6 partite). Una vittoria che sfaterebbe anche un altro tabù: quello delle vittorie leccesi in trasferta nella massima serie. Infatti, i giallorossi non vincono lontano dal “Via del Mare” dal 1 Febbraio 2009 (1-2 a Siena). Tradizione negativa che potrebbe impaurire il Lecce, mentre il suo allenatore arriva in Sardegna con alcuni buoni precedenti: non ha mai perso contro Donadoni (1 vittoria e 2 pareggi) e ha battuto 4 volte i rossoblù (con 3 pareggi e 4 sconfitte). Equilibrio anche nelle sfide Donadoni-Lecce: sei sfide divise equamente tra vittorie del mister, vittorie dei pugliesi e pareggi. Cagliari che è al comando per “quantità” di 0-0, mentre il Lecce è una delle squadre a non aver mai conosciuto questo risultato in stagione. I sardi non hanno, invece, mai “visto” il cartellino rosso, mentre gli ospiti di domani hanno avuto per ben 4 volte (come la Roma) un loro giocatore espulso.
Comportamenti diversi per schieramenti quasi speculari e qualità comunque al comando, per una partita da terreno zuppo e voglia di battagliare. Necessaria per portare a casa punti che, alla fine della fiera (e visto l'andamento delle due squadre), potrebbero valere doppio in chiave salvezza.



Queste le probabili formazioni:



CAGLIARI (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Canini, Astori, Agostini; Biondini, Conti, Nainggolan; Cossu; Nenè, Matri. A disposizione: Pelizzoli, Magliocchetti, Ariaudo, Laner, Lazzari, Acquafresca, Ragatzu. All. Roberto Donadoni.

LECCE (4-3-2-1): Rosati; Rispoli, Gustavo, Fabiano, Mesbah; Bertolacci, Giacomazzi, Olivera; Jeda, Di Michele; Ofere. A disposizione: Benassi, Donati, Diamoutene, Vives, Coppola, Piatti, Munari. All. Luigi De Canio.

ARBITRO: De Marco di Chiavari.