Mario Ielpo: "Il Cagliari in questo avvio di stagione ha raccolto forse un po' di più rispetto a quanto ha seminato. Tuttavia, quando la fortuna ti assiste una o due volte poi il campionato ti presenta il conto. Col Verona sarà una gara bloccata"

Lo storico ex portiere del Cagliari Mario Ielpo, intervistato da Tuttocagliari.net, tira le somme dopo sette giornate di campionato e azzarda un primo mini-bilancio della nuova stagione rossoblù.
Mario, il Cagliari di Fabio Pisacane sembra aver un po’ tirato il freno a mano nelle ultime partite, dopo un avvio di campionato piuttosto incoraggiante anche sul piano del gioco e della mentalità.
“Il Cagliari è una squadra interessante che però, magari, finora ha ottenuto qualcosa in più rispetto a quanto avrebbe meritato. L’inizio di stagione è stato infatti, sotto il profilo dei risultati, leggermente superiore alle aspettative. Ma poi alla lunga, quando in certe gare benefici di un po’ di buona sorte, il campionato presenta il conto. Mi sembra comunque che, stanti le prospettive iniziali, i rossoblù nel complesso abbiano fatto piuttosto bene.”
Una considerazione di carattere tattico: quando il Cagliari gioca a cinque dietro la difesa è più bloccata, ma poi il gol lo incassa quasi sempre e, in compenso, perde un uomo in fase di costruzione, risultando costantemente sterile e improduttivo in attacco. Varrebbe forse la pena di ripristinare lo schieramento a quattro difensori, restituendo un elemento alla fase offensiva?
“Scegliere l’assetto a tre-cinque anziché a quattro difensori può dipendere dalle caratteristiche individuali dei giocatori. Se si opta per il modulo a quattro dietro, ad esempio, occorre che i due centrali siano molto veloci e scattanti. La cosa fondamentale è che, anche con la difesa a tre o a cinque, non devi mai rimanere con troppi difensori che non abbiano nessun avversario da marcare. Se vicino alla tua area di rigore sei in tre contro una punta avversaria, inevitabilmente a centrocampo ti ritroverai in evidente inferiorità numerica. Per cui l’abilità di chi gioca a tre o a cinque dietro è quella di stare sempre sotto palla per poi andare subito, però, a pressare in avanti senza restare fermi, perché altrimenti soffri in mezzo al campo.”
Proiettiamoci alla prossima sfida, che vedrà i rossoblù impegnati al Bentegodi contro l’Hellas Verona. I gialloblù di Zanetti in alcune occasioni hanno messo in mostra un discreto calcio, ma raramente sono riusciti a capitalizzare le palle-gol che hanno costruito. Che partita dobbiamo attenderci domenica pomeriggio?
“Immagino una gara molto bloccata che potrebbe ‘aprirsi’ in seguito a qualche episodio, come un calcio da fermo o un errore grossolano da parte di un veneto o di un sardo. Non vedo francamente la necessità di un assalto all’arma bianca né da parte dei padroni di casa né da parte dell’undici di Pisacane. D’altronde in uno scontro diretto un pareggio non è mai un punto perso, perché tu ne guadagni uno ma ne togli anche due al tuo avversario.”