Oristanio a Videolina Sport: "Ora siamo in corsa per il nostro obiettivo. Stare fuori non è stato facile, siamo un grande gruppo"

Gaetano Oristanio, attaccante del Cagliari, è stato ospite di Videolina Sport, all'indomani del successo rossoblù sulla Salernitana. Di seguito le sue parole, riprese da TuttoCagliari.net.
INFORTUNIO - "È stato un periodo non facile all'inizio, dopo Udine ci siamo ripresi e ora siamo in corsa verso il nostro obiettivo. Stiamo uniti e continuiamo a lavorare. Stare fuori per un brutto infortunio e non poter fare nulla è stata la parte più brutta. La cosa che mi ha fatto soffrire di più è stato non poter aiutare la mia squadra. Avevo tanta voglia di tornare in campo, ora penso il meno possibile a quanto accaduto".
LAVORO - "Monza? Ogni partita è importante, gli scontri salvezza lo sono ancora di più. Luvumbo è un grandissimo giocatore e un grandissimo compagno di squadra, con I giocatori rapidi mi trovo molto bene, ma c'è un grande gruppo e abbiamo grande sintonia. La Serie A è difficile, è molto importante ritrovarsi: ci siamo riusciti grazie al mister e grazie ai tifosi che ci sono sempre stati. Dobbiamo continuare a lavorare, senza guardare la classifica".
BLACK OUT - "Salernitana? Visto quanto abbiano fatto noi all'andata contro il Frosinone, abbiamo avuto un po' di paura, invece fortunatamente è andato tutto bene. Abbiamo perso un attimo di concentrazione, in cinque minuti abbiamo preso due gol. Per fortuna ci siamo ricompattati e abbiamo ritrovato l'equilibrio, che è la cosa più importante".
RANIERI - "Ranieri? Siamo tutti con il mister, tutta la Sardegna è con il mister. È un grande. Ci aiuta in tutto, non solo a livello calcistico. Possiamo imparare tanto dalle sue parole, grazie alla sua esperienza. Parlo a livello umano, con gli anni passati ad alti livelli può darti tantissimo".
GLI INIZI - "Ho fatto le giovanili con l'Inter, poi ho fatto due splendidi anni in Olanda dove sono cresciuto tantissimo, poi sono arrivato in Sardegna che è bellissima e non mi stuferò mai di ripeterlo. Sono molto contento del mio percorso, ma ho appena iniziato e non ho ancora fatto nulla. Dobbiamo finire questa stagione alla grande".
RAPPORTO CON IL PADRE - "Mio padre? Ha giocato in Serie C, mi ha allenato fin da quando ero piccolino e devo tutto a lui. È un punto di riferimento importante per me. Ora parliamo molto poco di calcio, preferiamo goderci il tempo assieme, anche se viene sempre con la famiglia a vedere le partite.
RUOLO - "Nasco come trequartista, ma col passare degli anni mi sono reso conto che devi saper ricoprire tutti i ruoli. Non esiste più un ruolo fisso. Abbiamo avuto la dimostrazione anche con gli infortuni che abbiamo avuto in attacco, è bene saper sopperire alle assenze sapendo coprire più ruoli. Il gruppo è bellissimo, non ci sono titolari e riserve, ognuno è pronto a dare il proprio contributo a prescindere dal minutaggio. Chi entra a gara in corso deve esser ancora più concentrato perché non è mai facile".
TRA MONZA E VERONA - "Vista la classifica lo scontro contro il Verona sarà ancora più importante, ma adesso pensiamo al Monza. Dobbiamo dare sempre qualcosa in più, soprattutto fuori casa. Noi ci crediamo fino alla fine. Nessuna squadra vuole perdere, il Monza avrà sicuramente il coltello tra i denti, ma a noi servono punti per raggiungere il nostro obiettivo".
SCOSSA - "Nel post gara contro la Lazio eravamo tutti presenti, quello che succede nello spogliatoio nasce e muore lì dentro. Il punto contro il Napoli ci ha dato maggiore consapevolezza, abbiamo inizialmente sofferto poi abbiamo cominciato a giocare. Strappare un punto contro le big non è mai facile. Contro l'Inter ho patito un po' l'emozione: era la mia prima gara in casa in Serie A contro la mia ex squadra".
COMPAGNI - "Mi trovo benissimo con Prati che è giovane come me e siamo compagni in nazionale, ma vado d’accordo con tutti. Pavoletti è un grande esempio".