Pulga: "Cagliari, il 4-2-3-1 è il modulo perfetto per questa rosa. A Parma grandissima prestazione"
Ivo Pulga, ex giocatore e allenatore del Cagliari, ha parlato ai microfoni di Radio Sportiva all'indomani del successo sul campo del Parma, altra sua ex squadra. Di seguito le sue parole, riprese da TuttoCagliari.net: "Se non avessero vinto ieri, la trasferta di Torino contro la Juve di domenica avrebbe reso la situazione molto più drastica. Però, ieri hanno disputato un'ottima partita. Il mister ha cambiato le sue idee, schierando un 4-2-3-1 e mettendo Luvumbo sull'esterno, che secondo me è la sua posizione naturale. Non può fare la punta con le spalle alla porta, ma ieri ha giocato molto bene e ha meritato la vittoria. Inoltre, si è confermato il gol di Piccoli, che pian piano sta cercando di ritagliarsi uno spazio importante. Il Cagliari è alla ricerca di un centravanti simbolo, come lo sono stati, in periodi diversi, sia Lapadula che Pavoletti. Ma Piccoli è un giovane emergente, e secondo me farà molto bene quest'anno: ha grandi doti e farà un grande campionato. Giocando da solo in attacco, ha la possibilità di spaziare su tutto il fronte offensivo.
Secondo me, il modulo usato ieri è quello ideale per i giocatori attualmente a disposizione del Cagliari, infatti hanno fatto una grandissima prestazione, con un pizzico di fortuna, che però non deve mai mancare. Credo che continueranno su questa strada, abbandonando il 3-5-2 per tornare allo schema che Ranieri ha utilizzato per quasi tutto il campionato scorso.
Va detto che nelle ultime partite è mancato Prati: è un'assenza che ha inciso oppure non si può ricondurre tutto a lui?
'No, non si può ricondurre tutto a lui. Ieri i due centrocampisti hanno fatto una gran partita, mettendo in campo forza, qualità e struttura. Insomma, il Cagliari mi è piaciuto molto contro il Parma, una squadra ottima con giocatori molto bravi nel gioco individuale. La partita poteva finire in tanti modi, ma la prestazione del Cagliari è stata ottima. Il Parma è stato un po' ingenuo nel non accontentarsi del 2-2, lanciandosi all'arrembaggio e lasciando un enorme buco a centrocampo, che il Cagliari ha sfruttato molto bene.
Guardando la classifica, siamo solo alla sesta giornata e può ancora succedere di tutto. Se penso alle squadre che si trovano nella stessa situazione del Cagliari, come Parma, Genoa, Lecce, Venezia e Monza, quella che finora mi ha dato le peggiori sensazioni è sicuramente il Monza. Il Venezia mi ricorda il Frosinone dell'anno scorso: gioca bene, crea tanto, ma fatica a portare a casa i risultati. Anche contro la Roma ha creato molte occasioni, ma non è riuscito a chiuderla e alla fine ha perso immeritatamente. Quest'anno la lotta per la salvezza sarà durissima e trovare tre squadre che andranno giù sarà molto complicato. Anche il Genoa, con le cessioni e gli infortuni che ha subito, sarà in difficoltà. Credo che dobbiamo aspettare altre 5-6 partite: dopo 10-11 giornate la classifica inizia a delinearsi e da lì in poi le posizioni cambieranno poco".
Avendo giocato anche nel Parma, pensi che alla lunga possa risentire della scarsa esperienza della rosa in Serie A, rispetto alle altre squadre in lotta per la salvezza?
"Le prime due o tre partite avevano forse illuso, ma ora la realtà si sta facendo sentire. Io credo che il Parma giochi molto bene, ma subisce troppi gol, e questo rende difficile vincere partite. Tuttavia, ha una rosa con qualità dalla metà campo in avanti, e alla lunga penso che riuscirà a salvarsi".
Un'ultima domanda sull'Empoli, che è abituato a fare campionati sofferti puntando sempre alla salvezza, ma ora è sesto. Sei giornate sono poche, ma ti dà la sensazione che possa essere una stagione diversa o è solo un inizio positivo?
"Fino ad ora, secondo me, è la rivelazione del campionato: è una squadra solida, difficile da battere, e potrebbe essere la sorpresa di quest'anno. Ne riparleremo, ma bisogna stare sempre attenti perché anche l'anno scorso il Frosinone era partito a mille".