Radio Super Sound - Vittorio Sanna a Pensieri Supplementari: "La torta dello stadio"

Radio Super Sound - Vittorio Sanna a Pensieri Supplementari: "La torta dello stadio"
venerdì 27 maggio 2022, 12:30Primo piano
di Redazione TuttoCagliari

Nella sua seguitissima rubrica "Pensieri Supplementari" su Radio Super Sound, Vittorio Sanna, storica voce rossoblù, si è soffermato sul progetto stadio del Cagliari. Ecco le sue parole: "Provate a immaginare un grande ricco museo, il Cagliari, con dentro custodito un nuovo grande progetto, il nuovo stadio. Il Cagliari in serie A era il sistema di sicurezza per fare in modo che l’attuale proprietario, Tommaso Giulini potesse difendere il progetto stadio dall’assalto di quanti vorrebbero entrare nel grande business. Perché il merito del patron della Fluorsid Group è stato quello di riuscire a farsi strada verso la costruzione di uno stadio che fa gola a tantissimi imprenditori. Il primo fra tutti, chiaramente, l’attuale proprietario che appena tre mesi fa ha illustrato il progetto che coinvolge una holding, attenti ai termini, la Costim di Francesco Percassi. Prima puntualizzazione: Francesco Percassi non fa patte della famiglia di Antonio Percassi, patron dell’Atalanta e la Costim non ha avuto niente a che fare con la ristrutturazione dello stadio di Bergamo eseguita dalla Maeg Costruzioni, ditta specializzata nella progettazione, fornitura e posa in opera di strutture metalliche.

Il 1 marzo 2022 Tommaso Giulini ha illustrato il progetto che, a suo dire, costerà 130 milioni. Piatto ricco, mi ci ficco. Sono in tanti  a voler entrare nell’affare, sia in terra sarda, sia con nuovi colonialisti. Anche perché poi, introrno allo stadio, e anche all’interno, ci saranno ulteriori grandi fette che potranno durare per cinquant’anni di concessioni, vedi albergo e quanto annesso.

Il sistema di difesa del progetto era la serie A. Con la serie A in  mano a servire le carte è chiaramente il proprietario del Cagliari, che nell’affare parte avvantaggiato e stabilisce coloro che dovranno stare al tavolo, dove si affetterà la torta.

Con la retrocessione è saltato il sistema di protezione. Diventare il proprietario del Cagliari o sedersi al fianco dello stesso è una grossa ambizione. La debolezza di Giulini, in questo momento, non è tanto imprenditoriale, visti gli incassi e i risparmi, quanto di immagine. E sull’immagine, che non è stato in grado di difendere con i risultati, molti attaccano. Anche solo per sedersi al fianco, con pari dignità dell’attuale proprietario, magari entrando e comprando delle quote. Tra questi non è assolutamente fuori luogo pensare ci possa essere anche l’editore Sergio Zuncheddu, proprietario anche dell’Immobiliare Europea insieme alla figlia Diana. Costruzione e gestione del nuovo stadio, oltre che sarda passione per il Cagliari sono motivi più che stimolanti per riuscire ad entrare nel gioco.

Ma bisogna rompere le resistenze di Giulini, uomo perseverante nel bene e nel male. Diventa difficile pensare che molli il tavolo e la torta, proprio in virtù un orgoglio e una auto considerazione che gli fanno risultare difficile recedere. Per certi versi anche una garanzia che il riscatto del Cagliari sarà per lui un riscatto personale dopo l’attuale, per molti versi, giustificata lapidazione mediatica.

Ma poi ci sono tutti gli altri. Quelli che attraverso l’acquisto del Cagliari in Serie B, intravedono il grande affare. Entrare nell’Isola e restarci. O anche rafforzando una presenza che già esiste, portando dentro un cavallo di Troia da cui fare uscire i mille progetti da spargere in nome di affari internazionali.

Insomma. L’impianto di sicurezza è andato in tilt. Il Cagliari è di Giulini in quanto società. Ma i tifosi rossoblù, i Sardi, Noi ne siamo i proprietari morali. A noi spetta il compito di vigilare perché la torta stadio non cancelli cento anni di storia. Gli ultimi due possiamo anche regalarli