Ranieri al Corsera: “Cagliari è tutto per me, mi sento figlio di quella terra”
In una lunga intervista al Corriere della Sera, Claudio Ranieri è tornato sulla sua avventura al Cagliari. Le sue parole rilasciate ad Alessandro Bocci:
“Cagliari è tutto per me, il mio posto nel mondo. Quando sono arrivato la prima volta ero un giovane tecnico sen za certezze e sono stati tre anni bellissimi, dalla serie C alla serie A con relativa salvezza.
La seconda volta? Temevo di deludere la gente. Mi sento figlio di quella terra. Poi però mi sono detto: non fare l’egoista. Il Cagliari aveva bisogno e mi sono lanciato. Merito di Gigi Riva che le ha fatto una telefonata? Questa è una leggenda. Gigi lo avevo conosciuto durante la prima avventura perché era il presidente onorario e veniva in sede: diretto, schietto, senza retropensieri. La seconda volta l’ho sentito solo dopo che avevo detto sì. Il suo amore per quella squadra mi ha aiutato. A giugno se n’è andato in lacrime. Guardi, sono sincero: Cagliari per me è più importante di Leicester. Pentito di aver detto che Cagliari sarebbe stato l’ultimo club? Confesso che ho voglia di rimettermi in discussione anche se ho già detto di no a più di una proposta. Vediamo se arriva la chiamata di una Nazionale. Non quella italiana: ho la massima fiducia in Spalletti”.