Vittorio Sanna: "Pisacane può seguire le orme di Tiddia. Cagliari, esordienti in panchina meglio delle certezze"

Tramite il proprio canale YouTube, il giornalista Vittorio Sanna ha fatto il punto della situazione in casa Cagliari. Le sue parole, sintetizzate da TuttoCagliari.net: "Finisce qui, finisce il 30 di giugno, la stagione che il Cagliari ha appena disputato, e inizia una nuova stagione. Una stagione particolare, perché il Cagliari passa a una scelta che è del tutto in fuorilinea rispetto a quella che è stata fatta quasi sempre nella storia del Cagliari. Perché, andando a vedere la versione Giulini, ad esempio, si è partiti da allenatori consacrati come Zeman, si è passati a Zola che comunque aveva l’esperienza in Premier League, si è arrivati a Festa che aveva già esordito con il Cagliari. C’è stato poi Rastelli. Ecco, Rastelli è stato l’unico, tra i tanti che poi hanno esordito (mettendoci dentro anche Alessandro Agostini), ad avere il suo esordio, il suo battesimo in Serie A attraverso il Cagliari. Ma lo ha fatto, peraltro, dopo aver militato a lungo in altre categorie. E non dobbiamo sputarci sopra questo, perché l’avversione di Rastelli, l’11º posto di Rastelli, è un 11º posto che rimane tra i risultati migliori che ha ottenuto il Cagliari di Giulini nel recente passato. Quindi, come vedete, l’esordiente in qualche modo gli ha portato anche bene, perché gli ha permesso di ottenere il risultato migliore della sua gestione fino a questo momento. È chiaro che tutto questo va ponderato. Non c’è stato, a dire il vero, anche l’esperienza — parziale — di Zenga, ma è arrivato 14º. E nello scorrere quelli che sono gli allenatori che hanno esordito in Serie A con il Cagliari, dobbiamo dire che quelli che hanno fatto l’esordio sono quelli che sono rimasti anche nella storia.
Trascurati gli allenatori che arrivavano dall’estero, c’è Massimiliano Allegri che fece il suo esordio in Serie A con il Cagliari, e sappiamo come andò e quanto andò bene. Ma in passato, l’unico allenatore che è passato dalla Primavera — almeno nei tempi che possiamo rincorrere, soprattutto parlando di Serie A — che è passato dalla Primavera alla Serie A, o comunque alla prima squadra, è Mario Tiddia. E anche questo accostamento è un accostamento suggestivo, perché c’è un connotato simile. Quando Tiddia diventò l’allenatore del Cagliari, lo fece valorizzando tutta una serie di giovani che aveva nel suo battaglione della Primavera, e questa è una componente che può essere usata in termini comuni. Lo spirito potrebbe essere simile a quello di tantissimi anni fa, perché stiamo parlando di 50 anni fa, non dell’altro ieri. Insomma, il Cagliari cambia veste, cambia filosofia, e vorrebbe — pur non avendo incrementato i suoi capitali — cercare di fare meglio con quello che passa il convento. E vediamo se il convento (parliamo in questo caso esclusivamente di denari) riesce, con questi denari, a fare meglio di quanto ha fatto negli ultimi anni. Perché, se dobbiamo ricordare chi è passato, dovevano essere tutte certezze: da Maran, a Di Francesco, a Semplici, a Mazzarri, allo stesso Liverani. Cioè, tutte certezze che poi, alla fine, certezze non sono state. Quindi, finisce qui. Inizia un nuovo ciclo".