La Verità - Calcio, esplode il caso Inter. Nessuno sa dire chi possedeva il 30%. Covisoc verso il commissariamento

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mercoledì 29 maggio 2024, 09:30Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

"Calcio, esplode il caso Inter. L’organo di vigilanza verso il commissariamento", è il titolo odierno de La Verità. 

Nelle pagine interne: "Inter, nessuno sa dire chi possedeva il 30%. Commissario Covisoc". Inter, nessuno sa dire chi possedeva il 30% Commissario Covisoc. 

Possibile - scrive Tobia de Stefano - che il fondo Lionrock, che risultava proprietario di una quota pari al 31,05% dell’I nte r, non abbia battuto ciglio quando una settimana fa, Oaktree, forte del mancato pagamento di un bond da 275 milioni, ha escusso il pegno che vantava e si è preso il 100% della società nerazzurra? Da questa domanda elementare (è evaporato un asset da circa 400 milioni) sono partiti i sospetti.

Sospetti confermati dai comunicati ufficiali e dalle informazioni riprese da due principali agenzie internazionali (Reuters e Bloomberg) e dalla stessa Inter. Le agenzie hanno riportato le dichiarazioni di un portavoce di Lionrock che affermava come il fondo non avesse più interessi finanziari nel club dal 2021, anno della sottoscrizione del bond con Oaktree. Nel frattempo, nei giorni del passaggio di proprietà, è stato precisato che Great Horizon (la società di Zhang che controllava il 68,55% dell'Inter e legata al bond) aveva già acquisito le quote di Lionrock, facendo sì che con l'escussione, Oaktree si assicurasse l'intera Inter.

Questa sembrerebbe una situazione abbastanza chiara: il fondo asiatico non faceva più parte dell'azionariato dell'Inter e quindi non aveva nulla da perdere dal mancato pagamento del bond e dal passaggio dell'Inter a Oaktree. Tuttavia, non è così - osserva il quotidiano - Nei comunicati ufficiali degli ultimi anni, dai prospetti informativi dei bond fino ai verbali delle varie assemblee (anche quelle di International Sports Capital, la holding controllata da Lionrock alle Cayman usata per acquisire una quota dell'Inter), risultava che il fondo asiatico fosse ancora il secondo azionista dell'Inter. Due verità inconciliabili. E per questo motivo, sarebbe utile - suggerisce la testata diretta da Maurizio Belpietro - far luce sulla situazione partendo dai pochi fatti certi. Da un lato, La Verità riporta che l'Inter non ha comunicato nessun cambiamento dell'assetto proprietario alla Figc e dall'altro che non ci sono procedure aperte da parte della stessa federazione. Anche da parte di Oaktree, la tranquillità è palpabile.

Sarebbe pertinente se la Procura federale aprisse un fascicolo per esaminare i bilanci della Ocm Luxembourg Sunshine Sarl, il veicolo tramite il quale Oaktree ha esercitato l'escussione e in cui non ci sono tracce di Lionrock, menzionando solo il credito vantato verso Grand Tower Sarl (la società lussemburghese di Suning). Oppure potrebbe essere utile rivedere un articolo di Panorama di gennaio 2024 che sollevava le prime ombre sul fondo, notando ad esempio che la Gazzetta Ufficiale delle Isole Cayman, elencando le società che sarebbero state cancellate dal registro delle imprese a partire dal 31 gennaio, citava anche Lionrok Zuqiu Limited e Lionrock Zuqiu Lp, le entità create per acquistare il 31% dell'Inter. Motivo? O non sono più operative o non hanno rispettato gli obblighi di legge di pagare una tassa di poche centinaia di dollari.

Cosa rischia l'Inter? Secondo le norme organizzative interne federali (Noif), in particolare gli articoli 15 e 20, le società sono obbligate a inviare alla Figc un estratto notarile del libro soci al momento dell'affiliazione e a comunicare ogni mutamento nella loro partecipazione. Questo per permettere alla federazione di controllare l'onorabilità e la solidità finanziaria e l'assenza di conflitti di interesse con le proprietà di altri club. In caso di violazioni, le sanzioni possono variare dall'ammenda alla penalizzazione dei punti, ma tutto dipende dalla natura colposa o dolosa degli inadempimenti.

Nel secondo caso, ad esempio, se si volesse nascondere una doppia partecipazione in club della stessa serie, la situazione potrebbe aggravarsi. Curiosamente, tutto questo avviene mentre si verifica un terremoto in Covisoc, forse anche in parte come conseguenza. A pochi giorni dall'approvazione da parte del CDM della creazione di un'autorità governativa per il controllo dei bilanci delle società professionistiche, la Commissione di vigilanza interna alla Figc saluta il presidente Germana Panzironi (presidente Tar Abruzzo) e tre suoi membri, che se ne vanno in polemica, affermando che «sono venute meno le condizioni per operare», creando un vuoto non trascurabile, dato che da fine maggio a metà giugno si apre la sessione di valutazione per l'ammissione dei club alla prossima serie A. Per questa ragione si è tenuto ieri un vertice al ministero dello Sport che ha deciso il commissariamento della stessa Covisoc. Sarà il commissario ad acta a guidare questa fase delicata seguendo i criteri indicati per la nuova autorità governativa. Un primo passo che, secondo alcuni, potrebbe portare a un commissariamento dell'intera Figc.