Mora: "Gara col Parma determinante, non penso che il Napoli possa sbagliare la partita col Cagliari"

Mora: "Gara col Parma determinante, non penso che il Napoli possa sbagliare la partita col Cagliari"TUTTOmercatoWEB.com
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Oggi alle 13:00Rassegna stampa
di Redazione TuttoCagliari

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Mora, allenatore ed ex calciatore di Napoli e Parma. Di seguito, un estratto dell'intervista. 

Come arriva il Napoli alla sfida col Parma? 

“Ma sicuramente il pareggio con il Genoa può aver generato un certo scompenso nei primi giorni della settimana. Il Napoli aveva a disposizione un jolly che si pensava potesse portare fino a questa trasferta così delicata. Invece, purtroppo, al Maradona è andata in scena una partita strana: il Napoli era riuscito ad andare in vantaggio, è stato recuperato, è tornato avanti e poi ha subito il pareggio. Ora questa sfida contro il Parma diventa determinante, se non addirittura fondamentale. Si tratta dell’ultimo vero scoglio, perché poi non credo che il Napoli possa sbagliare la partita in casa contro il Cagliari, con tutto lo stadio a sostenerlo. Ci auguriamo che la delusione post-Genoa sia stata smaltita. In questo confidiamo nella grandissima esperienza di Antonio Conte, che sicuramente durante la settimana avrà toccato i tasti giusti per rialzare l’attenzione e l’autostima della squadra.” 

Dall’altro lato, Conte troverà un giovane allenatore come Cristian Chivu, che fino a pochi anni fa era in campo e che con l’Inter ha vinto tutto. Il suo Parma è riuscito anche a bloccare la squadra di Simone Inzaghi. Quali insidie può nascondere questa partita? 

“Le insidie ci sono, ma non credo che una squadra in lotta per lo scudetto debba avere paura di affrontare il Parma. È vero, il Parma è in lotta per la salvezza, giocherà col coltello tra i denti e sa benissimo che anche un punto potrebbe bastare. È una squadra che cercherà di abbassare i ritmi e di impedire al Napoli di esprimersi al meglio. Ma il Napoli ha un solo risultato utile: la vittoria. Bisognerà stare attenti, perché il Parma ha giocatori pericolosi sul piano offensivo come Bonny, Pellegrino e Djuric, che nel gioco aereo è molto forte. E sappiamo quanto il Napoli, nelle ultime partite, abbia sofferto proprio sulle palle alte. Mi aspetto che il Napoli non si abbassi come ha fatto di recente nel finale di gara, ma che riesca a tenere in mano la partita.” 

Ha sottolineato la fragilità del Napoli sulle palle alte. Possiamo attribuire parte di questa difficoltà anche allo spostamento di Olivera nel ruolo di centrale? 

“Sì, sicuramente, ma pesa anche l’assenza di Buongiorno, che è un giocatore quasi insostituibile: un baluardo sia nel gioco aereo che in fase di impostazione. Marìn, purtroppo, è un giocatore che ha un grande fisico ma non è riuscito a conquistare la fiducia di Conte, né sul piano tecnico né su quello mentale. Conte lo ha fatto giocare pochissimo, e le poche volte — come in Coppa Italia o a Monza — non ha lasciato buone impressioni. In questa partita così delicata, dove conta più la testa che la tecnica, credo che Olivera, che ha fatto bene in questo ruolo sia in nazionale sia contro Lecce e Genoa, possa essere una buona soluzione. È vero che nell’occasione del secondo gol del Genoa si è fatto sorprendere, ma sappiamo che i terzini spesso faticano a leggere bene le traiettorie nel gioco aereo. In realtà, credo che l’errore sia più ascrivibile a Billing, che ha sbagliato il tempo dell’intervento e ha tratto in inganno Olivera. Per questo penso che Olivera possa fare bene anche contro il Parma, accanto a Rrahmani.” 

Possiamo attribuire qualche responsabilità anche a Romelu Lukaku, che ha sprecato la palla del KO? 

“Lukaku è il più pagato per il frutto della sua carriera e dei suoi contratti precedenti. È arrivato a Napoli tra molte diffidenze, e sicuramente non è più lo stesso giocatore straripante dell’Inter di cinque o sei anni fa. Però ha dato un apporto importante: è andato in doppia cifra sia per gol che per assist, e non è poco. Le partite vanno chiuse, certo. L’occasione che ha avuto era da sfruttare, e l’uscita di Raspadori credo sia stata una scelta tattica sbagliata. Probabilmente, a mente fredda, lo avrà pensato anche lo stesso Conte. In partite come quella col Genoa, dove l’avversario gioca senza pressioni, un episodio può sempre cambiare tutto. Mi auguro che il Napoli riesca a gestire meglio le fasi finali dei match. Nell’ultimo mese e mezzo la squadra ha dimostrato di non saper soffrire e conservare un risultato. Raspadori era in una condizione psicofisica incredibile, aveva fatto un gran gol, e secondo me avrebbe potuto creare altre occasioni, perché il Genoa in difesa era poca cosa, poi con quel cambio ci siamo abbassati troppo, abbiamo portato il pericolo nella nostra metà campo, ed è arrivato quel cross da trenta metri su cui i ragazzi non si sono fatti trovare pronti.” 

Meret è stato molto criticato per i due gol del Genoa. Come giudica la prestazione del portiere? 

“Giudicare da fuori è facile, ma giocare è un’altra cosa. Il ruolo del portiere è complicatissimo. Sul primo gol non ha grandi colpe: la palla colpisce il palo, gli rimbalza addosso e finisce dentro. È sfortuna. Sul secondo è stato tratto in inganno dal movimento di Billing, che non ha preso la palla e ha lasciato spazio all’avversario. È vero, la palla era lenta e vicina, ma le traiettorie spesso, da casa, sembrano più semplici di quanto non siano in campo. Meret ha provato a spingere, la reazione c’è stata. Non mi sento di dargli grandi responsabilità. Purtroppo, Meret a Napoli è sempre stato nel mirino. Non ha mai goduto di grande fiducia, e invece per me è uno dei portieri più bravi in Italia. Ha fatto grandissime parate, anche decisive nella corsa scudetto. Attribuirgli tutta la colpa del pareggio col Genoa sarebbe ingiusto.”