Roma agganciata al treno scudetto grazie alla miglior difesa d'Europa, ma ha fatto una sola rete in più di Cagliari e Toro
Il Messaggero analizza l'andamento della Roma, in piena corsa Scudetto: "Orgoglio capitale", titola il quotidiano. La Roma rimane agganciata al treno della lotta scudetto grazie anche alla miglior difesa d’Europa: solo due occasioni concesse a partita e otto gol incassati.
Se c’è un elemento che avvicina la Roma a un profilo da vertice, quello è senza dubbio la solidità difensiva. I numeri parlano chiaro: con appena otto gol incassati, i giallorossi vantano la miglior retroguardia tra i principali campionati europei, con una media di 0,53 reti subite a partita. Un dato persino migliore rispetto a quello dell’Arsenal, fermo a dieci gol concessi e protagonista assoluto in Premier League e in Champions.
In quindici giornate, la squadra capitolina ha limitato in modo efficace la pericolosità avversaria: solo il 20,1% delle azioni offensive rivali riesce a svilupparsi all’interno dell’area romanista, sesto miglior valore a livello europeo. L’impostazione più propositiva introdotta da Gasperini, però, comporta anche qualche rischio sulle transizioni difensive: in media vengono concesse due grandi occasioni a gara, un dato che colloca la Roma al 27° posto su 96 squadre nei principali tornei continentali.
Il vero nodo resta la produzione offensiva. Quando la Roma va sotto nel punteggio, fatica a raddrizzare le partite, anche per una certa difficoltà a trovare continuità sotto porta. I numeri offensivi sono contenuti: 16 gol segnati, ben lontani dai 34 dell’Inter, dai 24 del Milan e dai 22 del Napoli. Il bottino realizzativo è appena superiore (una rete in più) a quello di Torino e Cagliari, squadre che hanno battuto i giallorossi, e solo di quattro reti più alto rispetto alla Fiorentina, attualmente ultima in classifica.
L’assenza di un attaccante da doppia cifra ha portato la Roma a costruire un’identità diversa, meno esplosiva e più pragmatica: pressing, intensità, sacrificio collettivo. Un’impostazione che ricorda più la squadra guidata da Ranieri nella passata stagione che il modello offensivo tipicamente associato al calcio di Gasperini.
A fare la differenza è anche il rendimento di Mile Svilar. Il portiere belga ha già evitato circa sei gol in campionato, con una percentuale di reti prevenute pari al 5,7%: secondo dato in Serie A, alle spalle di Provedel e davanti a Maignan. Sono sette, inoltre, le gare chiuse senza subire gol. Un contributo decisivo per una squadra che ha vinto tutte le dieci partite disputate finora senza mai pareggiare, spesso con il minimo scarto.
Non a caso, sette successi su dieci sono arrivati per un solo gol di differenza, cinque dei quali con il punteggio di 1-0. Anche le cinque sconfitte stagionali hanno tutte avuto lo stesso risultato, segnale di una squadra che fatica a ribaltare l’inerzia delle gare. L’unica rimonta riuscita è arrivata a Firenze, quando Cristante e Soulé hanno capovolto il vantaggio iniziale firmato da Kean.