Stadio pieno per la gara col Cagliari. La Stampa: "Toro, la prova del tifo. Oltre 23 mila persone per l’ultima dell’anno"

Il Torino oggi si gioca una tappa decisiva del proprio percorso. Contro il Cagliari, distante appena tre punti dalla zona retrocessione, non c’è solo in palio la continuità di risultati, ma anche la possibilità di ricucire definitivamente il rapporto con una tifoseria stanca, reduce da un 2025 vissuto tra tensione e delusioni.

Il malcontento verso il presidente Cairo resta forte, alimentato da una stagione altalenante - riporta il quotidiano La Stampa -: con Vanoli il campionato era terminato con tre sconfitte consecutive (due delle quali in casa), cancellando quanto di buono si era visto in precedenza; con Baroni il Torino è stato capace di imprese come le vittorie contro Roma e Napoli, ma anche di cadute fragorose. Le cinque reti incassate dal Como tra le mura amiche – dopo la cinquina subita dall’Inter a San Siro alla prima giornata – bruciano ancora nella memoria del popolo granata.

Ora il Torino sembra aver abbandonato le montagne russe, ma per dimostrarlo serve stabilità. Farlo davanti alla propria gente avrebbe un peso doppio, sia tecnico che emotivo. Il pubblico, nonostante le contestazioni e lo spettacolo spesso poco brillante, non ha mai smesso di esserci: 9 le gioie casalinghe, ma anche 14 i gol subiti, più di ogni altra squadra davanti al proprio pubblico. La media spettatori è leggermente scesa rispetto alla scorsa stagione (circa mille in meno), ma resta vicina alle 22mila presenze, uno dei dati migliori dell’era Cairo.

E oggi si attende qualcosa in più: circa 23mila tifosi sono pronti a colorare gli spalti, attratti dall’ultima gara del 2025 al Grande Torino e dai prezzi agevolati. Una prova nella prova, per una squadra che deve dimostrare di aver imboccato davvero la strada giusta.