Accordo FIFA-Arabia Saudita: prestiti fino a 1 miliardo per costruire stadi in Paesi in via di sviluppo
Il calcio come motore per i paesi in via di sviluppo: questo è il piano che è stato ufficialmente lanciato dalla FIFA insieme al Saudi Fund for Development. I due enti, infatti, hanno firmato un accordo per favorire prestiti fino a 1 miliardo di dollari per la costruzione e riqualificazione di stadi e infrastrutture sportive negli Stati in via di sviluppo, dando la precedenza a coloro che hanno delle federazioni affiliate alla FIFA.
Come riportato da Calcio e Finanza, si tratta di una partnership che: "mira a sostenere i governi nazionali nella progettazione, nel finanziamento e nella costruzione di moderni impianti polisportivi conformi agli standard internazionali e capaci di fungere da centri di vita comunitaria, istruzione e inclusione. Le nuove strutture creeranno posti di lavoro, stimoleranno le imprese locali e rafforzeranno la coesione sociale offrendo ai giovani spazi sicuri e moderni in cui incontrarsi, allenarsi e competere".
Da un lato quindi si parla di un vero e proprio motore di sviluppo che potrebbe generare benefici sociali ed economici all'interno dei Paesi che ne beneficeranno. Dall'altro però fa sorgere delle domande relative all'influenza sempre più massiccia dell'Arabia Saudita nel mondo sportivo, che rischia di trasformarsi in una vera e propria dipendenza.
Basti pensare al fatto che la compagnia petrolifera saudita Aramco sarà lo sponsor principale della prossima Coppa del Mondo che si disputerà in Messico, Stati Uniti e Canada. A questo si aggiunge anche l'assegnazione della Coppa del Mondo del 2034 proprio all'Arabia Saudita: insomma, ormai pare sempre più chiaro che quello che abbiamo davanti sia il nuovo gigante "invisibile" del calcio internazionale.