Cagliari 2025-2026: il progetto Pisacane tra talento sardo e nuove energie

Cagliari 2025-2026: il progetto Pisacane tra talento sardo e nuove energieTUTTOmercatoWEB.com
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di Redazione TuttoCagliari.

Dopo la salvezza sofferta, il club rossoblu volta pagina: la panchina è stata rinnovata, c'è un nuovo direttore sportivo in arrivo e c'è una strategia che parte dai giovani della Primavera, freschi vincitori della Coppa Italia di categoria. Facciamo il punto su come il Cagliari vuole restare in Serie A senza tradire la sua identità e su quali sono le priorità per restare in pista.

Il calcio non vive solo di ­novanta minuti. Anche l’universo digitale sta spingendo forte sul pallone, con i videogame manageriali, i fantatornei e perfino le slot a tema disponibili sui migliori nuovi casinò online. Mentre lo spettacolo corre sul web, in Sardegna si lavora sul campo per costruire il Cagliari del futuro. La società ha già preso delle decisioni chiave e sta mettendo le basi per una stagione che dovrà confermare la permanenza in A e, se possibile, per alzare l’asticella.

Cambio in panchina: l’era Pisacane

La prima svolta è in panchina. Dopo aver chiuso il campionato al 15esimo posto, cinque punti sopra la zona retrocessione, il club ha salutato Davide Nicola. A guidare la prima squadra sarà Fabio Pisacane, promosso dalla Primavera e ufficializzato l’11 giugno 2025.

Pisacane, 39 anni, porta tanto entusiasmo e un’idea di gioco davvero semplice: pressing alto e 4-3-1-2, un modulo che gli ha fruttato 59 gol in 42 gare giovanili (una media di 1,74 punti) e la Coppa Italia di categoria vinta ad aprile. L’obiettivo è quello trasferire quella mentalità in prima squadra, puntando sul coraggio e su un ritmo più elevato.

Molto apprezzata è anche la sua storia personale: ex difensore rossoblù, simbolo di lotta e lealtà, Pisacane conosce l’ambiente e parla la lingua dello spogliatoio. Questo dovrebbe facilitare l’inserimento dei ragazzi della Primavera, che costituiranno la spina dorsale del progetto.

Una dirigenza nuova per un mercato sostenibile

Accanto al tecnico, il club sta definendo l’arrivo di Guido Angelozzi come direttore sportivo. L’ex Frosinone ha già firmato un biennale, manca solo l’annuncio ufficiale. La scelta indica una strategia precisa: uno scouting mirato e degli investimenti su dei profili a costo contenuto, mixando l'esperienza di categoria e i giovani in crescita.

I compiti prioritari di Angelozzi:

-definire i riscatti dei prestiti chiave e liberare gli ingaggi pesanti;
-chiudere almeno tre acquisti entro il ritiro, un regista, un esterno sinistro e una prima punta di rotazione;
-blindare i talenti più richiesti (Luvumbo e Prati) con degli adeguamenti sostenibili.

Il nuovo ds è noto per scovare delle occasioni in Serie B e all’estero a prezzi accessibili, un fattore decisivo per un club che non può competere su degli ingaggi top.

Giovani in vetrina e rinforzi d’esperienza

Pisacane continuerà il filo diretto con il vivaio. La Primavera, oltre al titolo nazionale, ha mostrato delle individualità mature come Nicola Pintus, difensore centrale classe 2006, e Alessandro Vinciguerra, classe 2005, attaccante, capitano e anima della squadra. 

Accanto a loro serviranno delle guide esperte. L’idea è confermare Mina in difesa, valutare il rinnovo di Gaetano come jolly offensivo e affiancare un attaccante di peso a Lapadula, che rientrerà dalle vacanze di Copa América con la voglia di riscattare un anno condizionato dagli infortuni.

Sul piano tattico, la squadra cercherà di:
-alzare il baricentro in casa, dove nel 2024-2025 ha raccolto 28 dei suoi 38 punti;
-mantenere compattezza fuori casa con delle linee più strette, sfruttando la velocità di Luvumbo nelle transizioni.

La società monitora anche il nuovo regolamento sui minutaggi U-22 che porterà dei bonus economici: un incentivo ulteriore a lanciare i ragazzi isolani.

Unipol Domus: il fattore pubblico e l’identità sarda

Il sostegno sugli spalti resta un’arma. Con il 97,9% di riempimento medio (16067 spettatori), l’Unipol Domus è stato lo stadio più pieno della Serie A 2024-2025. Questo dato spiega perché il club investe sull’esperienza-tifoso: una biglietteria dinamica, gli eventi pre-partita e i progetti social per coinvolgere le scuole di calcio dell’isola.

Il legame con la gente emerge anche dai sondaggi: a fine maggio il 70% dei tifosi si era espresso per la conferma di Nicola, segno di una piazza esigente ma leale. Ora toccherà a Pisacane trasformare quell’attesa in entusiasmo.

La società sta trattando con il comune per ampliare la capienza a 18 mila posti in vista del 2026, quando il club festeggerà il centenario. Una spinta in più per consolidare la categoria e per attirare gli sponsor sensibili ai valori di appartenenza.

Cagliari apre un nuovo ciclo puntando su un allenatore giovane ma già vincente, un direttore sportivo esperto di colpi low-cost e sul vivaio che ha appena trionfato. Le priorità sono: una difesa solida, un centrocampo dinamico e un attacco più prolifico. Se il mercato seguirà questa traccia e il pubblico resterà il dodicesimo uomo, i rossoblù possono guardare alla stagione 2025-2026 con tanta fiducia e realismo.