Criscitiello: “Gravina se dice A deve fare A. Affidare tutto a Mancini è folle”

Criscitiello: “Gravina se dice A deve fare A. Affidare tutto a Mancini è folle”TUTTOmercatoWEB.com
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lunedì 7 agosto 2023, 15:00Altre notizie
di Paola Pascalis

Nel suo editoriale, il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello è tornato sul presidente della FIGC Gravina e sul campionato italiano. "Se volete saperla tutta Gabriele Gravina è una persona che io stimo. Da Presidente di Lega Pro avevo condiviso molte sue scelte. Si presenta bene, parla bene e mi sembrava il Presidente giusto per guidare la Federazione post Tavecchio. Qualcuno sostiene che io lo attacchi perché ha fregato Cosimo Sibilia che è del mio paese di origine. Di Sibilia a me frega meno di zero. Chi è causa del suo male pianga se stesso. Se si è fatto rubare la merenda dall'Avvocato Viglione saranno problemi suoi e di Gravina. Io penso ai miei. Sibilia guidava la Lega Dilettanti ma il vero artefice della LND si chiama Luigi Barbiero, Avvocato professionista che ama il calcio e riesce a coordinare al meglio tutte le 166 società di serie D. Uno così ci vorrebbe anche in Federazione. Tavecchio non si presentava bene ma aveva delle buone idee. Più sostanza che immagine. Gravina, ribadisco, persona che mi piace dovrebbe passare più ai fatti e meno alla forma. Allo stesso tempo se dice A deve fare A, invece in questo mandato spesso è venuto meno alle parole date in giro e gli addetti ai lavori sono pochi e si parlano. Contesto Gravina su fatti politici. Ed è per questo che a me piacerebbe un confronto, come ai vecchi tempi, in diretta televisiva. La Figc deve rispondere e non fare monologhi. Arriviamo ai punti: una Federazione seria doveva mettere un freno a queste estati italiane sempre più ridicole.

Non possiamo arrivare al 30 giugno con il circo delle iscrizioni, calendari con la X e campionati rinviati. A fine marzo pre selezione, pre iscrizione e ad aprile già sappiamo chi può andare avanti e chi no. In 2-3 mesi non cambiano gli stadi e neanche i bilanci. A Gravina contesto anche la gestione del calcio femminile. Ne ha fatto uno spot elettorale ma era il primo a sapere che così il sistema non regge. Presente e futuro. Club e nazionali non hanno una guida, non c'è una traccia di futuro e adesso si nascondono dietro le figuracce. Lo dicevamo 4 anni fa e lo ripetiamo adesso. Le seconde squadre non devono togliere spazio ai club del territorio. La serie C non è la cantina delle squadre di serie A. In C vogliamo piazze come Cava, Brindisi, Taranto, Messina, Acireale e così via. La C è delle piccole province. Juve e Atalanta devono togliere il disturbo. Infine la Nazionale maggiore, dopo i flop dell'Under 21. Affidare tutto a Mancini è folle. L'unico CT che viene premiato dopo i disastri compiuti. Dentro, ancora una volta, gli amici degli amici o i nomi al primo incarico. L'Italia ha bisogno di sostanza e professionalità per essere rifondata. Le figurine lasciamole fare a Modena alla Panini".