Giannetti: "Non mi aspettavo un Cagliari così in difficoltà. Joao Pedro grande amico, è diventato giocatore totale"

Giannetti: "Non mi aspettavo un Cagliari così in difficoltà. Joao Pedro grande amico, è diventato giocatore totale"TUTTOmercatoWEB.com
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giovedì 25 novembre 2021, 10:00Altre notizie
di Redazione TuttoCagliari

I colleghi di Salernitananews.it hanno intervistato Niccolò Giannetti, ex attaccante di Salernitana e Cagliari, oggi alla Salernitana. Ecco le sue considerazioni: "Sarà per me una partita particolare, siccome sono legato ad entrambe le squadre. Oltretutto sono andato in gol nell’ultimo confronto - spiega -. Spero di riuscire a guardare la gara. Mi aspetto un match combattuto perché entrambe sono in una brutta posizione di classifica”. Il classe ’91 ha vestito la maglia dei sardi dal 2015 al gennaio 2017 e nella stagione 2017/18 in massima serie: “Non mi aspettavo ovviamente che il Cagliari potesse fare così fatica, vista la rosa di tutto rispetto che ha. Mi aspettavo si potesse salvare tranquillamente e poi ambire a qualcosa in più; dovrà sudarsela. Con Joao Pedro ho giocato, è un grande amico. Negli ultimi anni è cresciuto tanto ed è diventato un giocatore totale, ha numeri importanti. Certamente sarà un pericolo per la Salernitana, ma il Cagliari ha qualità in tutti i reparti”.

Sulla Salernitana: "Certamente le difficoltà per la Salernitana, da neopromossa, sono comprensibili. La squadra è stata fatta in pochissimo tempo e la situazione societaria non ha facilitato il lavoro della dirigenza. È partita in una situazione di svantaggio rispetto alle altre squadre, ma credo che possa giocarsela con Venezia, Empoli, Spezia, Genoa e tutte quelle in lotta. Se guardo i nomi vedo dei giocatori di esperienza che conoscono la categoria. I calciatori avrebbero bisogno di fiducia e serenità. I tifosi sono comprensibilmente preoccupati. Sono stati sfortunati nel non potersi godere la cavalcata promozione, visto che gli stadi erano chiusi, e ora in massima serie si aspettavano una squadra più competitiva. Il pubblico però può aiutare la Salernitana a fare punti pesanti, l’Arechi deve tornare un fortino. Con i problemi societari che ci sono, credo che mister Castori abbia fatto quello che ha potuto. Ha pagato la mancanza di risultati, ma nelle ultime partite avevo visto una squadra diversa, in ripresa sul piano di gioco. Sono rimasto quindi un po’ sorpreso dalla scelta di esonerarlo. La situazione societaria non permette alla squadra di essere tranquilla, non è semplice isolarsi. Certamente si sente l’assenza di una figura presidenziale. Lo scorso anno sentivamo molto la vicinanza dei patron e questo ci ha aiutato molto. La scarsa vena realizzativa degli avanti granata? La differenza principale è che quest’anno la Salernitana lotta per la salvezza e lo scorso anno lottava per vincere il campionato. Agli attaccanti arrivano meno palloni giocabili e quei pochi dovrebbero essere capitalizzati al 100% e non è certamente semplice. In Serie A gli errori che commetti li paghi, in B non è sempre così. L’attacco della Salernitana è di tutto rispetto. Innanzitutto mi auguro che i miei amici Djuric e Gondo facciano bene. Bonazzoli mi è piaciuto tanto finora. In generale penso che nel reparto tutti possano giocare insieme, anche Djuric e Simy. Sono rimasto molto sorpreso dal fatto che Ribéry abbia accettato Salerno. È evidente che abbia ancora tanta voglia di divertirsi e di dimostrare che giocatore è, fisicamente l’ho visto molto bene. Dei miei ex compagni spesso sento Di Tacchio, Schiavone e Capezzi, hanno grande voglia e credono ancora nella salvezza. So che daranno il massimo perché la Serie A è una chance che si sono meritati”.