Italia, Francesco Pio Esposito: "Questa estate ci siamo trovati con Sebastiano al Mondiale per Club e ci siamo confrontati il più possibile”

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di Martina Musu

Francesco Pio Esposito, centravanti dell'Inter fresco di prima convocazione in azzurro ha parlato questo pomeriggio in conferenza stampa. Di seguito le sue parole riprese da TMW.

A 20 anni come metabolizzi tutto questo carico di emozioni?
"Sicuramente sta succedendo tutto molto velocemente. Sono molto contento di essere qui per la prima convocazione, una emozione grandissima. Dell'esordio con l'Inter... Serve grande equilibrio: questo è un momento molto positivo, ma nel calcio può cambiare tutto velocemente e serve grande equilibrio". 

Da attaccante devi sgomitare tra Thuram e Lautaro
"Non è uno sgomitare, ma un voler imparare sempre qualcosa da loro perché sono tra gli attaccanti più forti del momento. Per me è una opportunità". 

All'estero hanno più coraggio nel lanciare i giovani?
"E' un dato oggettivo, all'estero vengono lanciati più giovani e più presto. Non so il motivo, ma è così". 

Cosa ruberesti a Lautaro e Thuram?
"A Lautaro la fame, la cattiveria. Fa tutto sempre al 100%, anche in allenamento. A Marcus la semplicità nel fare le cose, nel saltare l'uomo". 

Perché all'estero lanciano prima i giovani?
“Sicuramente è oggettivo che all’estero soprattutto nell’ultimo periodo vengono lanciati più giovani e prima. Non so spiegare perché ma è un dato oggettivo". 

Ravanelli ha detto che lo ricordi molto, hai caratteristiche simili alle sue e a Mandzukic...
“Ho letto le sue parole e sono orgoglioso che si riveda un po' in me per lo spirito di combattente come Mandzukic che ha nominato lui. Sono quel tipo di attaccante che prova a usare il fisico per fare male agli avversari".

Fai parte di una generazione che ha visto molto poco l'Italia in un Mondiale
"L’ho sofferta da bambino ma questo ci può invogliare ancora di più a dare il massimo per questa maglia".

Che ti ha detto tuo fratello Salvatore che è già stato convocato? Perché non hai preso parte all'Europeo Under 21?
“Lui è uno che mi dice sempre di godermi l’esperienza senza farmi troppe paranoie. Dopo due anni di percorso fatto insieme in cui non sono mancato in nessuna partita, purtroppo ho dovuto lasciare nel momento più bello per l’infortunio in Spezia-Cremonese. Mi è dispiaciuto tanto perché ho lasciato nel migliore dei modi". 

Ti confronto coi tuoi fratelli?
“Quando abbiamo il piacere di trovarci insieme cerchiamo di parlare il meno possibile di calcio. Questa estate ci siamo trovati con Sebastiano al Mondiale per Club e li ci siamo confrontati il più possibile". 

Speri di poter debuttare? Sei pronto?
“Il mister ha ragione, finché non si prova non si può sapere se si è pronti ma siamo qui per fare del nostro meglio". 

Questa estate s'è chiacchierato molto di te... Felice di esser rimasto?
“Durante tutta l’estate sono stato chiacchierato per il mercato ma non ci sono mai stati dubbi sulla permanenza all'Inter. Non ho mai avuto voglia di andare altrove, l'Inter è un sogno che si realizza e il mister mi voleva tenere. Non ho mai avuto dubbi".

Perché a tuo avviso sei stato convocato?
"Credo che Gattuso mi abbia chiamato per le mie caratteristiche fisiche". 

Chi è il tuo modello tra i giocatori in gruppo?
"Un giocatore che mi è sempre piaciuto è certamente Scamacca, un attaccante per me ideale, completo, ed è il tipo di giocatore che mi è sempre piaciuto".

Qual è il ricordo legato alla Nazionale ancor ben presente nella tua testa?
“Ricordo il gol di Balotelli in Italia-Germania 2-0, il mio compleanno era qualche giorno dopo e guardavo la partita a casa di amici con un’esultanza storica".

Com'è stato il tuo impatto qui?
“Impatto certamente positivo. Il mister ci ha dimostrato tutta la sua carica e voglia di far bene e qualificarci".