L’inno di Champions suona in tutta Europa con il suo spettacolo statistico

L’incredibile storia della Champions League comincia nel 1955, quando si chiamava Coppa dei Campioni d’Europa, nome mantenuto fino alla stagione 1991-1992, culminata con la finale tra Barcellona e Sampdoria.
Questo è il torneo delle più grandi scommesse calcio sui migliori talenti e le squadre più blasonate, dove nessuno (o quasi mai) può scherzare con il Real Madrid, mentre Arsenal e Atletico dominano ma non vincono mai, la Juventus perde le finali, l’Inter è alla ribalta, l’Atalanta fa i ribaltoni e il Barcellona non aspetta altro che raggiungere il Milan nell’albo d’oro.
Fiorentina la prima italiana in finale, ma il Diavolo vince il titolo
Nella seconda edizione della Coppa dei Campioni, al Santiago Bernabeu di Madrid ci sono 124 mila spettatori ad assistere alla finale tra Real e Fiorentina, un’impresa impossibile per la Viola, che soccombe per 2 - 0 contro i Blancos scatenati dal loro pubblico di casa: una folla inverosimile.
L’anno dopo anche il Milan perde contro il Real, nonostante riesce a tirare la corda fino ai supplementari. Nel 1963 proprio il Milan diventa la prima italiana ad alzare al cielo la Coppa dei Campioni, battendo il Benfica 2 - 1.
CR7 - Messi - Lewandowski: il miglior attacco di tutti i tempi
Quest’anno le statistiche dei migliori bomber all time di Champions hanno subito delle leggere modifiche, perché Haaland è riuscito nell’impresa di portare la sua media gol a 1.02 per match, su 49 partite disputate, ancora poche per tirare le somme ma abbastanza per sperare in un futuro record all time.
Tutti parlano di Lewandowski, che per un periodo della stagione di Champions 2024/2025 è riuscito a superare la media di CR7 (0,73) e Messi (0,77), arrivando a 0.80, tuttavia, attualmente la sua media gol è di 0.69, più alta di quella di Ronaldo, ma inferiore a quella di Messi.
Il miglior marcatore straniero nella storia della Bundesliga, ha raggiunto quota 80 gol in Champions League in appena 100 partite; Messi ha impiegato 102 presenze, Ronaldo 116.
Milan - Liverpool 3 - 3: la finale esagerata
Tra le finali di Champions League tutti ricorderanno con un certo brivido quella di istanbul 2005, quando il Diavolo segna 3 gol nel primo tempo, ma nel secondo tempo viene rimontato dai Reds in soli 6 minuti. Il match resta in pareggio per tutti i supplementari e la lotteria dei rigori premia i Reds: sipario. Ma c’è un’altra curiosità su questo match che tra poco vi sveliamo.
Colchoneros e Vecchia Signora: le eterne seconde
La storia della Champions non manca di record negativi, come nel caso di Atletico Madrid e Juventus, entrambe eterne seconde.
I Colchoneros hanno perso tutte e tre le finali a cui hanno partecipato, senza mai vincere la coppa dalle orecchie grandi, ironia della sorte, perché il dio del calcio è spietato: due contro il Real Madrid.
Probabilmente alla Vecchia Signora è andata ancora peggio, perché è la squadra che ha perso più finali del torneo: 7 su 9.
Finali Champions: Ancelotti le vince tutte, tranne una
Torniamo di nuovo indietro nel tempo a quel 25 maggio 2005, perché sulla panchina del Milan sedeva un certo Carlo Ancelotti, che in quell’occasione, perse la sua unica finale in carriera.
Raccontiamo questo, perché Ancelotti ha vinto 5 Champions dal 2003 al 2024, due con il Milan nel 2003 e nel 2007, tre con il Real Madrid nel 2014, 2022 e 2024. Attualmente è l’allenatore più vincente di Champions, l’unico ad aver vinto almeno in più campionati nazionali europei.