Napoli, Conte: “Abbiamo ingaggiato 13 giocatori e venduti 7, tra cui giocatori di punta Gaetano al Cagliari“

Conferenza stampa di Antonio Conte da Castel di Sangro, dove sta finendo il ritiro del Napoliimpegnato domani nell'amichevole contro l'Olympiacos. "Finiamo un periodo di lavoro importante, la pre-season è un periodo in cui si lavora tanto e in cui si cerca di continuare il lavoro con i ragazzi che sono stati confermati e di inserire i calciatori nuovi - le parole del tecnico - Dire che siamo un cantiere aperto mi sembra la definizione più giusta. Sono contento dei ragazzi, stiamo lavorando bene, sia con i ragazzi che c'erano già sia con i ragazzi nuovi. E' evidente che con i nuovi ci vuole più tempo per farli ambientare e inserirli".
Conte ha proseguito: "L'equilibrio è alla base di tutto. Quando mi riferisco a cantiere aperto, significa che stiamo provando diverse soluzioni. Un allenatore deve cercare di trovare differenti soluzioni, sarà un'annata lunga in cui ci saranno tante partite. Abbiamo lavorato tantissimo sul 4-3-3, è un sistema di gioco nelle corde di questa squadra e abbiamo gli interpreti per farlo. C'è sicuramente da lavorare e da oliare alcuni meccanismi soprattutto nella fase offensiva. Un allenatore deve essere bravo a ottimizzare con l'equilibrio alla base di tutto".
L'allenatore ha poi parlato del mercato: "Dal mio arrivo abbiamo preso 13 giocatori e ne abbiamo venduti 7. Abbiamo ceduto alcuni top player come Osimhen e Kvara. Questi sono i fatti, quindi quando dico che c'è tanto movimento, significa che siamo un club che sta portando avanti la ricostruzione. Siamo un club che si sta muovendo tantissimo sul mercato, siamo ancora in ricostruzione. Noi abbiamo vinto lo scudetto al primo anno di ricostruzione, non alla fine di un ciclo, è stato qualcosa di straordinario proprio perchè siamo ancora in piena rifondazione della squadra. Quindi noi stiamo facendo solo un altro step di un percorso, per completare la rosa numericamente, ci servono più giocatori. Ma bisogna essere consapevoli che quando compri così tanti giocatori, si può sbagliare. Non tutte le ciambelle vengono col buco, tutti sbagliamo. Ma è nostro dovere provare ad avere stabilità nel tempo, nel futuro, per aprire un ciclo. Abbiamo preso uno come Lucca che è acerbo, non è un giocatore finito, che dovrà imparare da Lukaku. Ma dobbiamo completare la rosa e anche dare tempo a questi ragazzi. Ad esempio Lang arriva da un campionato diversissimo e ha bisogno di tempo per ambientarsi all'Italia”