Sassuolo, Volpato: "Contenti per il ritorno in Serie A, ma vogliamo rimanerci e lavoriamo per restarci"

Sassuolo, Volpato: "Contenti per il ritorno in Serie A, ma vogliamo rimanerci e lavoriamo per restarci"TUTTOmercatoWEB.com
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di Redazione TuttoCagliari

Cristian Volpato,attaccante del Sassuolo, è intervenuto ai microfoni di Radio TV Serie A. Le sue parole:

SULLA STAGIONE

Sto bene, siamo tutti contenti per il ritorno in Serie A. Vogliamo rimanerci e lavoriamo per restarci. Ovviamente voglio fare più di quanto ho fatto prima, spero che quest’anno potrò far vedere il mio talento, facendo tanti gol e tanti assist per aiutare la squadra.

IL RAPPORTO CON BERARDI

Tutti conoscono Berardi, io sono fortunato perché sono accanto a lui in spogliatoio, mi aiuta sempre. Se devo rubare qualcosa da lui penso che sceglierei le sue letture delle partite, sa cosa fare e quando, è molto importante e mi piacerebbe prendere questa qualità da lui. Io guardo i campioni, anche come Dybala, e provo a fare anche io qualcosa di simile, ma ho tanta strada da fare.

SUL RUOLO

Quando ero piccolo giocavo sempre trequartista, numero 10, dietro la punta. Ma da quando sono entrato nelle prime squadre che giocano poco con il trequartista mi sono spostato sulle fasce, sia a destra che a sinistra. Il mio ruolo naturale, dove mi sento più comodo, è il trequarti.

SUL CALCIO DI OGGI

Penso e spero che ci sia ancora spazio per giocatori di qualità, per i numeri 10: la gente paga il biglietto per andare a vedere loro. È cambiato un po’ il calcio, devo imparare a giocare anche in modo diverso, anche in altri ruoli. Ti aiuta sempre. Però spero che ci siano sempre più giocatori di qualità come i numeri 10.

SULLA SUA STORIA

Per chi viene dall’Australia a lavorare in Europa è tutto molto diverso. Non sono tornato a casa per 3 anni, perché non ho molto tempo per andarci. Mi manca casa, i miei amici, la mia famiglia, i nonni. Ma è un sacrificio che viene con questo lavoro.

Speravo di arrivare in Italia, sono cresciuto guardando le partite alle 5 del mattino con mio padre e mio nonno prima che andassero a lavorare. Prendevo una cioccolata calda, poi loro andavano a lavorare e io guardavo la Serie A. Speravo un giorno di farcela, non è stato facile, ma quel giorno è arrivato e sono grato. Guardavo tanto il Milan, in quegli anni era uno spettacolo anche con Ronaldinho. Ma ero innamorato di Dybala già ai tempi della Juventus.

SUI GIOCATORI ATTUALI

Quando ho giocato contro la Francia ho visto Cherki e sono rimasto scioccato: non avevo mai visto nessuno toccare la palla così.

SUL SUO PERCORSO

Sono diverso come giocatore e come uomo rispetto ai tempi dell’esordio e rispetto a quando giocavo alla Roma, ma anche rispetto al mio arrivo qua a Sassuolo. In due anni mi sento un giocatore diverso e con tanta voglia di giocare.