Cagliari, contro il Venezia "a facci manna", per davvero. Non si tratta di un match guadagnato, ma del terzo "match point"...

Il Cagliari si appresta ad ospitare il Venezia, in quello che, a causa del tasto standby premuto dai rossoblù post Verona, è diventato un vero e proprio spareggio salvezza. Lo è diventato anche grazie al successo dei lagunari sulla Fiorentina di lunedì pomeriggio e, contrariamente a quanto dichiarato dal tecnico rossoblù Nicola alla vigilia del match di domani, non può essere fatta passare come un match point guadagnato. In realtà, si tratta del terzo match point, dopo i due bruciati contro Udinese e Como, con il primo che grida ancora vendetta. Il Cagliari arriva alla gara di domani sera dopo aver staccato momentaneamente la spina e rischiando di rimettere in discussione un discorso che dovrebbe essere chiuso da settimane, sia per la qualità della rosa (superiore a quella della passata stagione), sia per il livello generale (tra i più bassi di sempre) delle squadre impegnate nella lotta per non retrocedere.

Qualora i rossoblù dovessero cogliere la salvezza domani sera, si tratterebbe dello stesso obiettivo raggiunto nella passata stagione, ovvero la salvezza con un turno d'anticipo: il minimo sindacale, per quella che sarebbe dovuta essere la stagione del consolidamento e di conseguenza miglioramento, anche minimo. Ad ogni modo, domani, per battere il Venezia – sì, battere, perché i rossoblù non devono pensare minimamente di scendere in campo per fare il compitino – servirà un Cagliari "a facci manna", stavolta per davvero. I sardi, davanti al proprio pubblico, hanno l'occasione non solo di ratificare la permanenza nella massima serie, ma di dimostrare di poter essere qualcosa in più rispetto a quanto mostrato per larghi tratti della stagione. Basta volerlo.